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FLORENCE, ITALY - JUNE 03: Giancarlo Antognoni smiles during a press conference at Centro Tecnico Federale di Coverciano on June 03, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)
Il nome di Silvano Martina è inevitabilmente legato a Giancarlo Antognoni. Il portiere del Genoa fu progonista del terribile scontro con il capitano gigliato nella stagione 1981/82. L'ex portiere ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Tra i temi trattati c'è anche Edin Dzeko, con cui Martina ha un certo legame:
"Abitavamo a 150 metri e giocavamo a pallone insieme con il padre di Edin. Anni dopo il Milan trattò Edin e pensai che fosse suo figlio: chiamai Mito e riprendemmo l’amicizia. Nel 2015, Sabatini mi dice che ha bisogno di un attaccante forte se no a Roma l’avrebbero massacrato. Propongo Dzeko, si accende una sigaretta, aspira e mi dice: 'Chiamalo, lo compro'. Edin era a Spalato, io e Walter partimmo in auto da Milano per chiudere"
"Non mi disturba né mi sorprende. Antognoni si comportò da gran signore. Mai avrei potuto fargli del male apposta: la palla picchia sulla riga dell’area, lui punta a scavalcarmi, scivola e arriva l’impatto tra la mia gamba e la sua testa. Fu l’unico caso al mondo in cui un atleta andò a processo e c’era un pubblico ministero che era più tifoso viola che pm. Io ero solo dispiaciuto, e tantissimo, per un mio collega L’arbitro nemmeno fischiò fallo. Non ero abituato a tutto quel clamore, la settimana dopo in allenamento ero inguardabile, tanto che dissi a Gigi Simoni di lasciarmi fuori. Lui rispose mandandomi in campo"
"C’era grande attesa, 100 fotografi pronti. Sembravamo Trump e Putin! La partita finì 0-0. In realtà, quando ero andato a trovare Giancarlo in ospedale gli avevo detto: 'La prima volta che mi incontrerai mi farai gol'. Successe alla seconda, un bel 3-0 viola con gol suo. Avrebbe potuto dirmi di tutto e l’avrei capito, invece è sempre stato un signore"
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