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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 5: Luca Ranieri and his teammate of ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and AS Roma at Artemio Franchi on October 5, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Giampaolo Marchini, sulle pagine della Nazione, ha commentato l'avvicinamento della partita tra la Fiorentina e la Juventus. Ecco la sua analisi:
La settimana del «mi raccomando», come dice Borja Valero. Già, il sindaco appena arrivato in città - era il 2012 - fu subito messo al corrente che quando si gioca con la Juventus «mi raccomando». Due parole, unico significato che racchiudono tutto: approccio aggressivo, quasi furioso a una partita che non potrà mai essere come le altre. Troppe, troppe implicazioni agonistiche e non solo. Dal 'Meglio secondi...' ad Avellino, per chi è più in là con gli anni. Emozioni, soprattutto, genera questa gara. Per passare alla storia o semplicemente per restare patrimonio della nostra memoria. E non importa che si giochi per un trofeo o per una rincorsa a una salvezza tortuosa. Fiorentina-Juventus ha bisogno non tanto di essere giocata in modo impeccabile sul piano tecnico e tattico, quanto di procurare emozioni, di sfiorare l'incredibile e anche di contraddirsi. Quanti giocatori hanno legato la loro emozione (e ricordo) a questa sfida. Tantissimi, in fondo basta chiedere a Rebonato. E allora «Mi raccomando» Fiorentina.
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