Fabiano Parisi ha dovuto attendere due anni e mezzo e attraversare quattro gestioni tecniche prima di ritagliarsi un momento di vera gloria in maglia viola. Arrivato dall’Empoli nell’estate 2023 per 10 milioni, non è mai riuscito a imporsi come titolare: prima riserva di Biraghi, poi di Gosens, fino a scivolare indietro nelle gerarchie. Le poche occasioni avute non sono state sfruttate appieno e tra errori difensivi e insicurezze il suo percorso a Firenze sembrava destinato a scivolare ai margini, tanto che un addio non era da escludere.

Repubblica Firenze
Mai titolare, adesso sembra rinato. Repubblica: “Nuova opportunità per Parisi”
La svolta è arrivata con Paolo Vanoli. Il nuovo tecnico ha deciso di rilanciare Parisi, prima concedendogli spazio e poi sorprendendo tutti con una scelta audace: schierarlo esterno destro alto contro l’Udinese. Una mossa inattesa che ha cambiato il volto del giocatore. Dribbling, assist, accelerazioni e personalità hanno acceso il Franchi, che lo ha salutato con una standing ovation al momento del cambio. La sua è stata la miglior prestazione in viola, un’esplosione improvvisa dopo una lunga attesa.
Dietro questo riscatto c’è anche una storia personale forte: Parisi è presidente dell’FC Serino 1928, il club del suo paese natale che ha rifondato in memoria del padre, scomparso nel 2021, indossando la maglia numero 65 in suo onore. Ora, dalle macerie di una stagione difficile, si apre una nuova opportunità anche a Firenze. Sabato contro il Parma dovrebbe giocare la sesta gara consecutiva, ancora da ala destra. La crisi ha lasciato spazio a una rinascita: sta a Parisi coglierla fino in fondo. Lo scrive Repubblica Firenze.
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