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FLORENCE, ITALY - MARCH 14: Daniel Niccolini vice-manager of ACF Fiorentina looks on during the UEFA Europa Conference League 2023/24 round of 16 second leg match between ACF Fiorentina and Maccabi Haifa at on March 14, 2024 in Florence, Italy.(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Per Daniel Niccolini sta per arrivare una serata speciale: sarà lui a guidare il Bologna nella delicata sfida europea contro la Steaua Bucarest e contro la Fiorentina, dirigendo la rifinitura e poi la squadra dalla panchina. Il fidato vice di Vincenzo Italiano, ricoverato per una polmonite, è pronto a prendere temporaneamente le redini del gruppo in una notte importante. Il legame tra i due nasce quasi dieci anni fa, nella stagione 2016/2017, quando le loro strade si incrociarono alla Vigontina: Italiano, alle prime esperienze da tecnico, chiese a Niccolini – allora a fine carriera da giocatore – di affiancarlo come vice. Da quel momento non si sono più separati.
Fiorentino di 42 anni, Niccolini è la spalla fidata e complementare di Italiano. Durante le partite, i due si alternano in panchina in una sorta di “danza” tattica: uno si alza per dare indicazioni, l’altro osserva e analizza. Ma la loro collaborazione va ben oltre il campo: condividono strategie, studiano insieme le mosse e si confrontano continuamente, in un rapporto professionale fondato su fiducia e sintonia. Pur restando Italiano il decisore finale, il contributo di Niccolini è considerato prezioso e spesso determinante nelle scelte tecniche e nella gestione del gruppo.
La fiducia reciproca si è consolidata attraverso le tappe comuni di Arzignano, Trapani, La Spezia e infine Bologna. In passato, Niccolini ha già sostituito Italiano in panchina, come accadde lo scorso anno dopo l’espulsione del tecnico contro l’Inter. Ora però la posta in gioco è più alta: il Bologna deve vincere per restare in corsa in Europa League, dopo la sconfitta con l’Aston Villa e il pareggio con il Friburgo. Toccherà a Niccolini guidare Orsolini e compagni verso un successo che può rilanciare la squadra e dimostrare, ancora una volta, quanto saldo e produttivo sia il legame tra lui e il suo allenatore. Lo scrive anche il Corriere dello Sport.
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