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Gazzetta dello Sport

L’appello di Gazzetta: “Chi vuole tenersi la A deve reagire. Ma senza minacce”

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Il commento di Gazzetta
Redazione VN

Al Mapei Stadium la frustrazione dei tifosi viola esplode di nuovo: dopo l’ennesima sconfitta arrivano fischi, insulti e perfino minacce di morte via social, rivolte non solo ai giocatori ma anche alle loro famiglie. La situazione più grave riguarda la moglie di Dodô, Amanda Ferreira, che denuncia pubblicamente messaggi d’odio e coinvolgimento dei figli, chiedendo l’intervento delle autorità. Un clima tossico che supera qualsiasi limite, aggravando una crisi già profonda.

La Fiorentina, sprofondata all’ultimo posto dopo il sorpasso del Verona, vive un blocco psicologico totale: la squadra crolla alla prima difficoltà e non reagisce ai gol subiti, come dimostrato dai tre incassati a Reggio Emilia. Dopo il ko c’è stato un confronto durissimo negli spogliatoi tra dirigenza, staff e giocatori, con l’obiettivo di ricompattarsi in vista della Conference League contro la Dinamo Kiev e soprattutto dello scontro diretto con il Verona. Il rientro a Firenze avviene in pullman, senza contestazioni sul posto ma con la tempesta che esplode online una volta tornati a casa.

Vanoli prova a tenere unito un gruppo che appare invece spaccato, come mostrato dall’episodio del rigore: Kean voleva tirare, toccava a Gudmundsson, ma alla fine calcia Mandragora con l’appoggio del capitano Ranieri. Il tecnico parla di “fine degli alibi” e chiede dieci vittorie per tentare un miracolo salvezza. Nel frattempo, società e allenatore dovranno prendere decisioni drastiche a gennaio. La condizione è una sola: restare uniti e respingere ogni forma di violenza e minaccia, perché solo così si può provare a salvare la stagione. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.