Stefano Pioli torna a San Siro, ma non per rivedere il “suo” Milan: questa volta lo attende l’Inter, la squadra che 2 anni fa, proprio su quel campo, ha conquistato lo scudetto della seconda stella vincendo un derby destinato a restare nella storia. L’allenatore della Fiorentina si presenta in un momento difficilissimo, con la squadra al penultimo posto insieme al Pisa e ancora a secco di vittorie dopo otto giornate. Un eventuale mancato successo renderebbe questo l’inizio peggiore della storia viola in Serie A, peggio persino della stagione 1977-78, quando servì un derby dell’Appennino sotto la neve per invertire la rotta.

Corriere dello Sport
La Fiorentina può battere l’Inter? CorSport: “A Pioli servirà un’impresa”
Oggi, Pioli cerca proprio quella scintilla di orgoglio e rivalsa per cambiare il destino della sua squadra. Le immagini del 22 aprile 2024 — l’Inter in festa, i gol di Acerbi e Thuram, la gioia di Lautaro e la Curva Nord in delirio — restano vivide e potrebbero trasformarsi in un’ulteriore motivazione. Tornare in quello stesso stadio, dove tutto parlava di trionfo nerazzurro, significa anche avere l’occasione di ribaltare simbolicamente una pagina dolorosa, per sé e per la Fiorentina.
Contro una squadra in piena forma e con numeri nettamente superiori, servirebbe un’autentica impresa. Le statistiche non aiutano: solo una vittoria nelle ultime nove sfide a San Siro con l’Inter, sei sconfitte e una media di oltre due gol subiti a partita. Pioli punta comunque su Kean e Gudmundsson, protagonisti della rimonta col Bologna, per dare qualità, corsa e forza a una Fiorentina che deve ritrovare identità e coraggio. Una vittoria, più che tre punti, varrebbe una svolta psicologica per tutto l’ambiente viola. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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