La nuova Fiorentina di Paolo Vanoli riparte da un cambiamento soprattutto mentale e organizzativo nella fase difensiva, più che da nuovi interpreti. A Genova i risultati non si sono visti, con due gol incassati frutto di ingenuità collettive quasi grottesche, ma già a Marassi si è intravisto un primo segnale di discontinuità. Il tecnico ha infatti introdotto la marcatura a uomo sulle palle inattive, abbandonando la zona per semplificare i compiti di un reparto in affanno sin dall’inizio della stagione, privilegiando così soluzioni più immediate e meno rischiose.

Corriere dello Sport
La Fiorentina passa a uomo, CorSport: “Ecco come cambia la difesa di Vanoli”
I numeri raccontano un quadro preoccupante: la Fiorentina è ultima per reti subite (18 in 11 giornate) e concede troppe occasioni pulite, con 53 tiri nello specchio incassati. Ben otto gol sono arrivati su palla inattiva, come l’ultima rete subita a Genova su una punizione apparentemente innocua trasformata in occasione da un blackout difensivo. Vanoli ha sottolineato di aver avuto poco tempo per lavorare sulla linea, ma la priorità resta correggere i meccanismi collettivi e migliorare la gestione degli episodi.
La crescita dei singoli è un altro tassello fondamentale. Vanoli sta cercando un leader difensivo — ruolo che potrebbe toccare a Pablo Marì — mentre Pongračić e Ranieri devono ritrovare sicurezza dopo prove opache. Il modulo resterà la difesa a tre, anche per ragioni di rosa, con l’obiettivo di valorizzare marcatori puri come Marì e Comuzzo. Per tutti, compreso Viti, l’arrivo del nuovo allenatore rappresenta un nuovo inizio, con la garanzia di essere guidati da un tecnico esperto proprio nella fase difensiva grazie alla scuola di Antonio Conte. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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