La Fiorentina non solo affonda: si sgretola. Al Mapei Stadium va in scena l’ennesima resa totale di una squadra che ha perso certezze soprattutto in difesa, proprio il reparto che la “cura Vanoli” avrebbe dovuto rafforzare. Il Sassuolo ne approfitta facilmente e segna tre gol, uno ancora su calcio d’angolo: è la decima rete subita dai viola su palla inattiva, un dato che da solo descrive il crollo del reparto arretrato.

La Nazione
La Fiorentina non è affondata, si è disintegrata. Urge cambiare in difesa

SASSUOLO, ITALY - DECEMBER 06: Tarik Muharemovic of US Sassuolo Calcio celebrates scoring his team's second goal during the Serie A match between US Sassuolo Calcio and ACF Fiorentina at Mapei Stadium Citta del Tricolore on December 06, 2025 in Sassuolo, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
La retroguardia viola, tornata la peggiore del campionato con 24 gol incassati in 14 giornate, si conferma fragile e vulnerabile a qualsiasi accelerazione avversaria. Il sistema difensivo a tre, riproposto con ostinazione prima da Pioli e poi da Vanoli, è naufragato fin dall’inizio e continua a mostrare limiti strutturali. La squadra cede su cross, pressioni e situazioni da fermo, incapace di reggere l’impatto del gioco avversario.
Nemmeno De Gea salva la situazione: dopo l’ottima prova di Bergamo, commette un errore gravissimo che regala l’1-1 al Sassuolo e apre la strada al tracollo successivo. La gara di Reggio Emilia sembra certificare definitivamente il fallimento della difesa a tre, un’idea che non ha mai portato equilibrio. In vista della sfida col Verona, cambiare modulo e registro non è più una scelta: è una necessità impellente. Lo scrive la Nazione.
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