La Curva Fiesole attacca Commisso e il club. Rottura insanabile

Il malcontento della tifoseria fiorentina, già evidente da giorni, è esploso con forza attraverso un durissimo comunicato della Curva Fiesole.L’origine dello scontro è una frase di Rocco Commisso, che durante la conferenza stampa di fine stagione ha affermato:«I tifosi della Fiorentina non sono solo quelli della Curva Fiesole». Parole che hanno ferito profondamente gli ultras, considerandole un attacco diretto a chi da sempre sostiene la squadra con passione. Il testo, frutto di riunioni e confronti, accusa la società di arroganza, incompetenza e mancanza di rispetto verso la storia del club e i suoi tifosi.

Nel comunicato vengono ripercorse varie decisioni contestate: il cambio di stemma, la cessione di giocatori chiave (con implicito riferimento a Vlahovic alla Juventus), l'allontanamento di figure storiche dello spogliatoio (forse Biraghi), e il fallimento di un progetto sportivo ritenuto privo di coerenza. I toni sono durissimi anche verso Daniele Pradè, definito simbolo di una gestione fallimentare e direttamente invitato a dimettersi con parole offensive. La Curva avverte Commisso che se vorrà lo scontro con Firenze, lo perderà, invitandolo a farsi consigliare meglio.

A rincarare la dose è intervenuta anche l’Accvc (Associazione Club Coordinamento Viola Club), che ha diffuso un secondo comunicato. Più istituzionale nei toni, ma altrettanto chiaro, ribadisce che la tifoseria viola è unita e indivisibile, sottolineando l'importanza del rispetto reciproco tra società e tifosi. Questo episodio segna un punto critico nei rapporti tra la proprietà americana e la parte più calda del tifo gigliato, ormai sempre più distante dalla dirigenza. Lo scrive la Nazione.