Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

VIOLA NEWS news viola stampa I tifosi “da bar” sul Franchi: “Non era meglio farlo fare a Commisso?”

La Nazione

I tifosi “da bar” sul Franchi: “Non era meglio farlo fare a Commisso?”

I tifosi “da bar” sul Franchi: “Non era meglio farlo fare a Commisso?” - immagine 1
Spesso i pareri del popolo fiorentino sono discordanti, ma non nel caso del Franchi: ormai un cantiere già da tempo per i lavori di restyling
Redazione VN

«Un c’è verso: esser per i viola oggi l’è una sfortuna. Ci sarà un motivo perché a Firenze c’è un monte di psichiatri o no? Perché siamo da ri’overo in questo momento». Sarà anche brutale la diagnosi da bar del fiorentino attaccato alla maglia (e non ai giocatori che vanno e vengono), ma l’umore medio sembra un sorbetto delle cinque fasi del lutto. Come analizza La Nazione, che c’azzeccherà mai la tesi della Kübler-Ross con i tifosi della Fiorentina? Dunque, vediamo. Negazione: resta «inspiegabile» l’ultimo posto in classifica. Rabbia, ora che per il centenario è sfumata la Fiesole tirata a lucido da un restyling che procede a colpi di slittamenti. Contrattazione: «Anziché la trattativa tra società e Comune, non era più semplice lasciar costruire a Commisso lo stadio tutto suo?», il borbottio unanime udito tra la gente. Depressione: «Lo stadio non sarà pronto nemmeno per gli Europei del 2032», il pessimismo cosmico dei parenti alla lontana di Leopardi in Riva d’Arno. Accettazione: «Ormai s’è capito, quando il pubblico si mette nel mezzo qualsiasi cosa si rallenta enormemente», il bollino del popolo tuttologo. Al Bar Marisa sembra un giovedì come gli altri. Sembra, occhio. I tifosi in cordoglio. Che a turno buttano giù caffè amari al bancone per poi affacciarsi alla porta di vetro dirimpettaia allo scheletro della Fiesole, sovrastata dalle gru. «Vorrei saper cos’hanno fatto gli operai quest’estate senza campionato», intercala un cliente fisso. «Bella domanda. –risponde la banconista – Tutte le mattine fanno colazione qui, ma sono una decina in tutto a entrare in cantiere». Di qui, la profezia dell’omino che entra a gamba tesa nel discorso: «Vedrai che striscioni contro domenica con il Bologna…».

Le altre opinioni

—  

Eppure manca ancora di evocare l’elefante nella stanza per il popolo viola: le scelte della giunta bis di Dario Nardella. Tra i due covi dei tifosi nel pre-partita, il bar Marisa e il Caffè Maratona, ci corrono a spanne 600 metri. Sull’affaire stadio, il regista John Pogue avrebbe potuto girare il suo ‘Origini del male’ lungo quel tratto di viale Manfredo Fanti: «O perché Nardella s’impuntò così tanto contro lo stadio di proprietà che voleva fare Rocco? In un anno e mezzo ha bell’e tirato su i’ Viola Park. A quest’ora lo stadio nuovo l’aveva già finito», semplifica un operaio in pausa pranzo al Maratona. A quel punto la mimetizzazione può concludersi. «Marino, vieni qui che c’è La Nazione che chiede del Franchi». Non resta che insistere: «Avete letto che i lavori subiranno uno slittamento? Niente Fiesole per il centenario…». Apriti cielo. «E ce lo viene a dire ora la Funaro? Il Comune ci deve sempre mettere bocca, prima coi Della Valle, ora con Commisso, ma ha fallito. Ogni domenica vo allo stadio - l’arringa di Marino -. In un anno e mezzo di lavori c’hanno messo quattro toppe, vien via». Dunque Palazzo Vecchio ha litigato coi cantieri? Marino è carico e sforna massime: «Diciamola così. A fare certi proclami c’è il rischio prima o poi di buttarla fuori dal vaso…». Chiude così il discorso.