Moise Keanha rifiutato la corte degli arabi, con criterio. Ha scelto di restare in Viola dove a settembre gli adegueranno il contratto. Non basteranno i quattro milioni e mezzo che il club di Rocco Commisso, innamorato del suo gioiello, propone. Ci vorrà di più, perché gli arabi ne offrivano 15 a stagione, ma l'intesa si troverà, perché c'è la volontà da parte di tutti.

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Gazzetta su Kean: “Rinnovo? Non basteranno i 4,5mln offerti. Ne servono di più”
Kean è stato letale in campionato, ma anche in Europa, dove ha segnato alla Puskas Akademia nel playoff, ma poi al The New Saints, al Panathinaikos e al Celje. Logico che Pioli confidi in lui per la prima vera battaglia che non si può assolutamente fallire. C'è in ballo il cammino in quell'Europa che la Viola ha conquistato clamorosamente vincendo a Udine e grazie alla sconfitta della Lazio col Lecce quando tutto sembrava irrimediabilmente perduto.
Pioli ha aumentato il tasso offensivo della squadra. Ha piazzato Albert Gudmundsson a giostrare a suo piacimento per innescare Moise e crede molto nel regista offensivo Edin Dzeko che, corre meno di Albert e Moise,ma sa piazzare il pallone come pochi e in area ha sempre la freddezza che tutta Europa gli riconosce anche a un passo dai 40 anni. Moise è tonico e carico. In precampionato si è mosso bene. Ha sempre cercato con insistenza il gol trovandolo nelle amichevoli italiane.
Ora c'è l'esame Polissya. Kean sa bene che in questa seconda parte di agosto dovrà fare gli straordinari. Da qui al 31 lo attendono quattro partite comprese le due di A contro contro Cagliari e Torino e almeno tre dovrà giocarle. Poi ci sarà la Nazionale, saltata in giugno e lì farà di tutto per essere la prima punta del nuovo corso di Rino Gattuso. C'è un Mondiale da conquistare e Re Moise in America vuole ballare. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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