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FLORENCE, ITALY - DECEMBER 11: Luca Ranieri of ACF Fiorentina greets the fans after during the UEFA Conference League 2025/26 League Phase MD5 match between ACF Fiorentina and FC Dynamo Kyiv at Stadio Artemio Franchi on December 11, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Con la vittoria di ieri, Paolo Vanoli si è portato a casa alcune buone notizie. Mettiamole in fila. La prima è psicologica: i viola hanno approcciato bene la partita (spinti anche dal calore degli encomiabili tifosi), hanno segnato in fretta con Kean, hanno sprecato, hanno controllato. Poi, a inizio ripresa, hanno concesso qualcosa incassando il pareggio in modo anche un po' casuale a causa di uno splendido tiro da fuori di Mykhailenko. Ma stavolta la Fiorentina non si è sciolta di fronte alla prima difficoltà e anzi ha ripreso in mano il gioco trovando con Gudmundsson la rete decisiva e sfiorando più volte il tris.
La seconda buona notizia riguarda proprio gli attaccanti: Kean e Gud hanno segnato, Dzeko ha creato gioco andando anche lui vicino al gol(e quando Moise ha respinto quasi sulla linea un tiro del bosniaco destinato alla rete qualcuno ha temuto che fosse il presagio di un'altra serata amara), Kouamé è entrato molto bene sulla sinistra quando Vanoli ha cambiato modulo.
A proposito, la terza buona notizia è tattica: i moduli non vincono le partite, ha ragione l'allenatore a sottolineare quest'aspetto, ma forse in questo periodo per uscire dalle sabbie mobili può servire qualcosa di diverso. È piaciuta la verticalità con la quale la Fiorentina, schierata con il 4-2-3-1, ha affrontato l'ultima mezz'ora ed era piaciuta anche la formula con il doppio centravanti nel 3-5-2 iniziale. Con l'atteggiamento giusto si possono fare tante cose e ieri i viola sono scesi in campo con la testa che era mancata altre volte. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.
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