"Moise Kean vuole esserci". La sfida contro la Juventus è segnata in rosso sul suo calendario, e al Viola Park cresce la fiducia di rivederlo in campo. L’infortunio è stato solo un colpo alla tibia, niente di muscolare: doloroso, fastidioso, ma non tale da fermarlo a lungo. E lui, più di tutti, spinge per tornare, come assicura La Gazzetta dello Sport.

La Gazzetta dello Sport
Gazzetta, Fiorentina-Juve: “Kean vuole esserci”. Quando può rientrare in gruppo
La botta, la ricaduta e lo stop forzato
—Il primo colpo lo aveva rimediato in allenamento, poi a Mainz ne ha preso un altro nello stesso punto. Ha stretto i denti fino al 90’, ma il dolore lo ha costretto a saltare la trasferta di Genova e anche la convocazione in Nazionale. Una pausa inevitabile proprio mentre la squadra avrebbe avuto bisogno del suo peso offensivo.
Il lavoro al Viola Park
—La sosta ha permesso allo staff di seguirlo con calma: terapie, esercizi mirati e un po’ di campo. Kean sta reagendo bene. Vanoli spera di riaverlo per il 22 novembre e il rientro in gruppo potrebbe avvenire già nei prossimi giorni, quando gli allenamenti riprenderanno a pieno ritmo.
Un incrocio che vale doppio
—Per Kean, Juventus non è una partita come le altre. Lì è cresciuto, e in panchina oggi c’è Spalletti, lo stesso che lo aveva rilanciato in Nazionale un anno fa. Una sfida che tocca corde particolari e che l’attaccante vuole vivere da protagonista, magari tornando a colpire proprio contro la sua ex squadra.
Il nuovo Kean: più responsabilità, meno parole
—Oltre ai gol (finora due, contro Roma e Bologna), è cambiato il suo atteggiamento. Kean sente addosso il peso della squadra, parla poco e lavora molto. Vuole aiutare la Fiorentina a uscire dal fondo della classifica e tornare sui ritmi dell’anno scorso, quando proprio in questo periodo iniziò la sua scalata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

