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MILAN, ITALY - OCTOBER 19: Santiago Gimenez of AC Milan lies on the field during the Serie A match between AC Milan and ACF Fiorentina at Giuseppe Meazza Stadium on October 19, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Durante la trasmissione Open Var, l’ex arbitro Andrea De Marco, oggi trait d’union tra la CAN e le società di Serie A e B, ha sottolineato il problema crescente delle simulazioni e dell’accentuazione dei contatti in campo, fenomeno già denunciato dal designatore Gianluca Rocchi. De Marco ha preso spunto dall’episodio tra Parisi e Gimenez in Milan-Fiorentina, sottolineando come alcuni giocatori reagiscano in maniera esagerata ai contatti minimi, simulando colpi violenti per influenzare le decisioni arbitrali. Secondo lui, tali atteggiamenti non dovrebbero essere premianti e la Commissione sta valutando provvedimenti per evitare che si ripetano, già a partire dalla prossima giornata di campionato.
De Marco ha spiegato che l’episodio del rigore nasce proprio dall’accentuazione del contatto da parte di Gimenez, mentre Parisi lo trattiene leggermente ma senza colpirlo realmente. L’intervento del VAR, secondo l’ex arbitro, non sarebbe stato necessario perché la decisione avrebbe dovuto restare prerogativa dell’arbitro in campo, rispettando la soglia alta dei rigori stabilita da Rocchi per questa stagione. L’audio di Marinelli, arbitro della partita, conferma che il contatto era minimo e non avrebbe dovuto portare al rigore, evidenziando come il VAR talvolta percepisca l’azione più gravemente di quanto sia realmente accaduto.
Si parla inoltre di possibili contromisure future, tra cui il ritorno della prova-tv, strumento precedentemente abbandonato con l’avvento del VAR, che potrebbe essere ripristinato per casi specifici come bestemmie o simulazioni plateali. De Marco chiarisce però che si tratta per ora di ipotesi, poiché ogni provvedimento dovrà essere studiato nei dettagli dagli organi competenti. La vicenda evidenzia la difficoltà di gestire in campo comportamenti teatrali dei giocatori e la necessità di un giro di vite già dalla prossima giornata, per garantire rispetto e correttezza durante le partite. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.
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