I lavori di riqualificazione dello stadio Franchi procedono, ma con lentezza rispetto alle aspettative dei tifosi della Fiorentina. Dopo l’approvazione estiva della variante al progetto, che ha permesso di adattare il cantiere al calendario delle partite, il cronoprogramma dettagliato — con tempi e scadenze precise — non è ancora stato reso pubblico, nonostante fosse atteso per fine settembre. Palazzo Vecchio assicura che la società viola è stata coinvolta nel processo, ma la mancanza di trasparenza ha alimentato la frustrazione dei tifosi.

La Nazione
Franchi, lavori in ritardo. Nazione: “Il Comune chiede mutui da 8,5 milioni”
Il malcontento è ormai palpabile: allo stadio si moltiplicano i commenti e gli striscioni ironici (“Per la sosta delle Nazionali veniamo tutti a fare da manovali”), mentre anche il ds Pradè ha espresso insoddisfazione per le condizioni dell’impianto. Sul fronte dei lavori, il Comune riferisce che sono in corso la realizzazione dei setti in calcestruzzo della curva Fiesole, il restauro della Torre di Maratona e la demolizione della vecchia palestra per far spazio ai nuovi spazi interrati. Tuttavia, secondo l’opposizione, rappresentata da Massimo Sabatini, i ritardi rispetto al vecchio cronoprogramma ammontano a circa otto mesi, e crescono anche le polemiche per l’abbattimento di diversi alberi nell’area del cantiere.
Sul piano economico, il Comune ha chiesto nuovi finanziamenti per coprire la variante del progetto: un mutuo da 5,4 milioni di euro all’Istituto per il Credito Sportivo e un prestito flessibile da 3,3 milioni con Cassa Depositi e Prestiti. Le somme, già inserite nel bilancio comunale, non modificano il costo complessivo dell’opera, che resta di 151 milioni di euro. Una cifra imponente che impone — come sottolineano a Palazzo Vecchio — di accelerare il ritmo per completare un progetto atteso da anni e cruciale per il futuro sportivo e urbano di Firenze. Lo scrive la Nazione.
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