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Franchi, la relazione della Fiorentina: “Quante perdite! Comune, serve chiarezza”

Redazione VN
La relazione della Fiorentina sullo stadio Franchi

Dubbi, incertezze e preoccupazione. Non si parla delle prestazioni della Fiorentina in campo, ma dello stadio Artemio Franchi, al centro di una corsa contro il tempo tra intoppi, ritardi e previsioni sempre più incerte. È quanto emerge dalla relazione finanziaria annuale 2024/25 del club viola — un documento di 87 pagine che fotografa la situazione al 30 giugno 2025 — nella quale la società di Rocco Commisso esprime, forse per la prima volta in modo così esplicito, tutta la propria inquietudine sul progetto di restyling.

Fin dalle prime righe, la Fiorentina mette in chiaro la criticità del tema:

«La Società continua ad affrontare le sfide economiche legate alla ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi»,si legge nel documento, che sottolinea come la riduzione della capienza abbia avuto effetti pesanti:«La stagione 24/25 ha avuto una capienza di circa 21.600 posti, con una riduzione del 50% della capienza totale, che ha portato a un calo dei ricavi dovuto alla perdita di vendite di biglietti e partnership commerciali. Di conseguenza, la contrazione dei ricavi da giorno gara continuerà nella stagione 25/26 e oltre, fino al completamento del progetto».

Ma è nel passaggio successivo che emergono le vere preoccupazioni del club:

«Al momento non abbiamo ricevuto nessuna rassicurazione sul termine previsto degli attuali lavori al Franchi entro il 2026, al contrario da alcune verifiche tecniche siamo molto preoccupati che ciò possa realmente avverarsi nei tempi conosciuti fino a oggi. Questa situazione continuerà pertanto a impattare non solo sui ricavi da stadio, che includono oltre ai biglietti anche gli sponsor, gli eventi, e tutte le attività che si potrebbero svolgere durante il giorno gara o in concomitanza con l'apertura dello stadio».

La sindaca Sara Funaro, nel recente mea culpa, ha ammesso i ritardi del cantiere, ribadendo però come la conclusione dei lavori resti fissata al 2029. Una scadenza che non rassicura i vertici viola, visto quanto si legge ancora nel report:

«Sebbene il completamento della ristrutturazione dello stadio sia previsto per il 2029, vi è una notevole incertezza sul raggiungimento di tale obiettivo. Al di là della prima fase di costruzione, di cui abbiamo comunque molte riserve, i prossimi passi della ristrutturazione dello stadio non sono ancora stati definiti dal Comune e, di conseguenza, il loro impatto in termini di capienza e altre questioni è sconosciuto».

Il club evidenzia poi un altro nodo cruciale: la mancanza di fondi per il secondo lotto dei lavori.

«La disponibilità di fondi da parte del Consiglio comunale per completare l'intero progetto è incerta. È evidente che nei prossimi anni la situazione dello stadio rappresenterà una sfida enorme per la Fiorentina in termini di gestione dei servizi agli abbonati e agli sponsor e di impatto negativo sui ricavi».

I numeri del bilancio confermano le difficoltà. Il bilancio 2025 chiude con un rosso di 23 milioni di euro, dovuto principalmente alla riduzione della capienza e all’aumento dei costi di mercato.

«La Società nella situazione chiusa al 30 giugno 2025 ha realizzato ricavi per 134,7 milioni di euro comparati ai 157,3 milioni dei 12 mesi chiusi al 30 giugno 2024»,spiega il documento. E ancora:«Il decremento dei ricavi delle vendite pari a 3 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, è dovuto principalmente alla riduzione della capienza complessiva dello stadio di quasi il 50% a seguito dei lavori di ristrutturazione in corso».

Nel dettaglio, i ricavi da stadio sono scesi a 11,2 milioni di euro (contro i 14,3 del 2024), con un calo di 3 milioni, di cui 1 derivante dai biglietti e un altro dagli abbonamenti.

Il malumore della società è evidente nelle conclusioni del documento:

«Purtroppo, i lavori di ristrutturazione allo stadio continuano a causare notevoli disagi alla Fiorentina, sia dal punto di vista finanziario che operativo. Le numerose incertezze a breve e lungo termine del progetto stanno avendo un grave impatto sul Club e sull'esperienza dei nostri tifosi durante le partite».

Poi, la stilettata verso Palazzo Vecchio:

«La Società ha necessità di avere chiarezza dal Comune circa la durata del progetto di ristrutturazione, le fasi di costruzione non ancora definite e sul loro impatto in termini di capienza».

Dal documento non emerge alcuna intenzione di Commisso di partecipare economicamente al restyling del Franchi, anzi:

«La Fiorentina si interroga sulla disponibilità e la provenienza dei fondi necessari per completare il progetto».

Un segnale di frizione evidente, anche se nel finale arriva un piccolo spiraglio:

«Sono in corso frequenti interlocuzioni tra gli uffici del Comune e la Società per ottenere maggiori chiarimenti su tali questioni».

Lo riporta la Nazione.