Tre finali da giocare
—"Dobbiamo rialzarci. Siamo professionisti, dobbiamo capire che altrimenti la stagione prende una direzione sbagliata", ha detto Pradè ai canali ufficiali del club. Il riferimento è anche a Raffaele Palladino, appena rinnovato fino al 2027 ma già al centro di qualche perplessità tra i tifosi. Lo stesso tecnico, provato dopo l’eliminazione, ha elogiato l’impegno della squadra – "hanno finito con i crampi" – ma non ha nascosto una certa delusione: "Sul secondo gol del Betis abbiamo sbagliato un dettaglio preparato in video. E da alcuni cambi mi aspettavo di più".
Ora resta da gestire soprattutto l’aspetto mentale. Palladino lo sa: "Abbiamo tre finali da giocare, abbiamo l’obbligo, il dovere e l’ambizione di vincerle tutte".
Senza Europa, il futuro del club potrebbe cambiare profondamente. Il rischio di perdere alcuni big è concreto: Kean ha una clausola da 52 milioni attivabile a luglio; De Gea è in scadenza e, nonostante l’opzione per il rinnovo, il club non intende forzare una sua permanenza. Gudmundsson potrebbe essere riscattato, ma servirà una valutazione sul suo reale coinvolgimento. Dodo tratta da tempo un rinnovo che ancora non arriva.
E i prestiti...
—Infine, restano da valutare i tanti prestiti: Fagioli (riscatto obbligatorio in caso di qualificazione europea, ma in calo di rendimento), Zaniolo (anonimo nei minuti contro il Betis), Adli, Cataldi, Colpani, Folorunsho. Dopo la rivoluzione estiva e quella di gennaio, un nuovo restyling potrebbe essere all’orizzonte.
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