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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 27: David de Gea goalkeeper of ACF Fiorentina looks on during the UEFA Conference League 2025/26 League Phase MD4 match between ACF Fiorentina and AEK Athens FC at Stadio Artemio Franchi on November 27, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il brusco 2-0 contro l’Atalanta ha riportato la Fiorentina alle incertezze più profonde, cancellando l’ottimismo nato dopo la buona prova con la Juventus. A Bergamo la squadra è sembrata fragile come nelle giornate peggiori: reparti slegati, marcature poco aggressive e antiche paure riaffiorate. La sconfitta non appare dunque un semplice incidente, ma un nuovo campanello d’allarme per una difesa che continua a mostrare troppe falle.
Il dato più preoccupante riguarda le palle inattive: in sole 13 giornate i viola hanno incassato nove gol da situazioni da fermo, di cui sei tra corner e punizioni e tre su rigore, peggior dato della Serie A. Un crollo evidente rispetto alla scorsa stagione, quando con Palladino in panchina la squadra aveva subito solo 11 reti da palla piazzata in 53 partite, riuscendo al contrario a ricavarne un’importante risorsa offensiva con quasi 30 gol su 96 totali.
Il nuovo sistema difensivo di Vanoli, basato su duelli uomo su uomo dopo l’era della difesa più organizzata di Pioli, sembra già incontrare difficoltà. Con un dicembre ricco di impegni e senza margini per altri passi indietro, la Fiorentina deve trovare rapidamente correttivi: continuare a regredire non è più un’opzione. Lo scrive la Nazione.
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