La Fiorentina vive un crollo verticale impensabile fino a un anno fa: con tredici partite consecutive senza vittorie e soli 6 punti in classifica, i viola sono penultimi e a cinque lunghezze dalla salvezza. Numeri allarmanti, mai compatibili con una permanenza in Serie A nell’era dei tre punti, e che rendono lo scontro del 14 dicembre contro il Verona un vero spartiacque. La sfida con l’ex Palladino, che un anno fa guidava una Fiorentina lanciata verso l’alta classifica, ha reso ancora più evidente il baratro che separa il presente dal recente passato.

Corriere Fiorentino
Fiorentina, in 12 mesi si è capovolto il mondo. CorFio: “Crollo verticale”

BERGAMO, ITALY - NOVEMBER 30: Raffaele Palladino, Head Coach of Atalanta BC embraces with Kamaldeen Sulemana of Atalanta BC following the team's victory during the Serie A match between Atalanta BC and ACF Fiorentina at Gewiss Stadium on November 30, 2025 in Bergamo, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Il confronto tra questa Fiorentina e quella della stagione precedente è impietoso: dopo 13 giornate del 2024-25, i viola viaggiavano a 28 punti, reduci da sette vittorie consecutive e con una differenza reti di +17. Oggi la stessa squadra ha realizzato appena 10 gol, subendone 21, con un desolante -11 complessivo. Kean, simbolo della trasformazione, è passato dalle 9 reti nello stesso numero di gare alle attuali 2. Sono cambiati giocatori, allenatori e parte della dirigenza, e con essi sono svanite certezze e identità.
Il paragone con la convincente vittoria contro il Como di un anno fa evidenzia quanto sia mutato il contesto: allora la Fiorentina era solida, brillante e concreta; oggi appare fragile, smarrita e priva di riferimenti. Il presente mette paura, perché racconta di una squadra che ha perso continuità, stabilità tecnica e capacità competitiva. Per invertire la rotta servirà una scossa profonda, dentro e fuori dal campo, prima che la crisi diventi irreversibile. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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