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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 5: Tommaso Baldanzi of AS Roma helps Jacopo Fazzini of ACF Fiorentina to his feet during the Serie A match between ACF Fiorentina and AS Roma at Artemio Franchi on October 5, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina si prepara a una lunga sosta al Viola Park, con il prossimo impegno in campionato fissato solo per domenica 19 ottobre a San Siro contro il Milan di Allegri. Sarà il primo di tre match cruciali che definiranno la stagione viola, seguiti dagli incontri con Bologna e Inter. Dopo due giorni di riposo, la squadra riprenderà ad allenarsi domani pomeriggio, mentre Dodo e Fazzini — usciti acciaccati contro la Roma — hanno già ricevuto buone notizie dagli esami: nessun problema serio per loro.
Nel frattempo, Pioli deve fare i conti con un gruppo fortemente ridotto a causa delle numerose convocazioni nazionali. Dieci giocatori sono infatti partiti, lasciando il tecnico con poche possibilità di intervento tecnico e tattico durante la pausa. Una situazione ormai consueta, ma che questa volta pesa di più vista la necessità di ritrovare equilibrio e fiducia dopo gli ultimi risultati negativi.
Tra gli assenti figurano diversi nomi chiave come Kean, Nicolussi Caviglia, Piccoli, Dzeko, Gudmundsson e Pongracic, oltre ai giovani Ndour, Fortini, Martinelli e Kospo. Se da un lato le tante convocazioni testimoniano il prestigio internazionale della Fiorentina e rappresentano motivo d’orgoglio per il club, dall’altro complicano il lavoro di Pioli in un momento delicato. Anche Sohm, fermato da una fascite plantare, è rimasto fuori dalle ultime partite e dalle chiamate della nazionale svizzera, ma l’obiettivo è recuperarlo in tempo per la trasferta di Milano. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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