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Dzeko: “So cosa rappresenta Firenze. Italia stupenda, ma la gente parla troppo”

Redazione VN
La prima parte dell'intervista di Edin Dzeko sul suo arrivo a Firenze, la chiacchierata con Commisso e l'età che avanza

"La scelta della Fiorentina? Guardate il Viola Park, basterebbe questo per rispondere. Il club sogna in grande e il centro sportivo è tra i top 3 in Europa. Qui si sta alla grande". Edin Dzeko, oggi attaccante della Fiorentina e maestosa ex punta di Roma e Inter in Serie A, ha parlato in una lunga intervista rilasciata al settimanale Sportweek, di tantissimi temi legati alla squadra viola e non solo:

"Quando mi hanno informato dell’opportunità di venire qui, non ho neppure chiesto consigli ad amici ed ex compagni. Ho giocato tanti anni in Italia e so per certo cosa rappresentano Firenze e la Fiorentina"

Su Commisso

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"Ho voluto fargli i complimenti per le strutture presenti al Viola Park. Ci ho parlato subito dopo la firma. Ama questa città e ci ha investito molto. Non ci sono molti presidenti così attaccati alle proprie società. Il suo sogno, come quello di chiunque lavori al centro sportivo, è quello di costruire una squadra sempre più ambiziosa e vincente."

L'Italia

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"Dopo il ritiro volevo vivere in Italia, ed ero indeciso tra Roma e Milano, ma adesso c'è anche Firenze. Vedremo, i miei figli sono nati in questo meraviglioso paese. Mi sento a casa. In Italia è tutto stupendo, il cibo, la bellezza dei monumenti. L'unico problema è che la gente parla un po' troppo. Chi vede il mio lavoro dall'esterno non sa a quanti sacrifici vada incontro un calciatore."

Gli anni in Turchia e l'età che avanza

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"Nell'ultima stagione ho giocato 60 partite: ho 39 anni sulla carta d'identità ma sto bene, non sono ancora da buttare. Però per restare al passo dei calciatori più giovani devo lavorare molto più di loro. Non sono più un ragazzino. Certamente, adesso recupero più lentamente di 10 anni fa. Così svolgo degli esercizi di prevenzione prima e dopo l'allenamento."