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GERMOGLI PH: 9 OTTOBRE 2025 FIRENZE PRESENTAZIONE DEL LIBRO CI CHIAMAVANO SCIACALLI PRESSO LA LIBRERIA FELTRINELLI DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA NELLA FOTO STEFANO PIOLI CESARE PRANDELLI
Alberto Polverosi, sulle pagine del Corriere dello Sport, prova a sintetizzare 7 punti per salvare la Fiorentina in queste partite che rimangono. Degli interventi netti per ricreare una squadra che sembra non esistere più:
Dunque, cosa può fare adesso quel che resta della società viola? Senza la presenza e da un po’ di tempo anche senza la voce di Commisso è uno sbandamento continuo. Si potrebbe pensare a un “comitato di salute viola”, estremo tentativo per recuperare una situazione che oggi è disperata. Prima mossa: affidare questa impresa a un direttore tecnico con una figura di spicco, sia per i fiorentini che per tutti gli appassionati di calcio, uno che abbia esperienza e sia ascoltato, ci viene in mente Cesare Prandelli. Seconda mossa: con un atto di umiltà richiamare Giancarlo Antognoni. C’è bisogno di lui come di nessun altro. Terza mossa: aprire il Viola Park ai tifosi, perché vedano con i loro occhi quanto e come lavorano quei giocatori che poi, in partita, si perdono. Possono scuoterli o sostenerli, anzi scuoterli e sostenerli. Quarta mossa: abbassare decisamente i prezzi delle prossime tre partite in casa anche con Udinese e Cremonese, così come fatto con il Verona, le tre partite che la Fiorentina deve vincere per forza. C’è bisogno di uno stadio pieno. Quinta mossa: invitare ogni giorno al Viola Park un paio di giocatori storici della Fiorentina, capaci di spiegare cos’è il senso di appartenenza, cosa vuol dire indossare quella maglia. Sesta mossa: a proposito di maglie, lasciar perdere quelle arlecchinate che servono per il marketing, ma rimettere indosso ai giocatori solo le maglie viola. Settima mossa: quest’ultimo suggerimento arriva da un collega e tifoso, Andrea Santoni. Coprite al Franchi quello scempio davanti alla curva Fiesole con un grande telo che nasconda gru e piloni, magari con la riproduzione della fantastica coreografia di Fiorentina-Juventus 4-2. Che senso ha? Il senso della rimonta, allora da 0-2 a 4-2, oggi dall’ultimo posto alla salvezza.
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