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MANCHESTER, ENGLAND - AUGUST 09: Cher Ndour of Fiorentina looks on during the pre-season friendly match between Manchester United and ACF Fiorentina at Old Trafford on August 09, 2025 in Manchester, England. (Photo by Matt McNulty/Getty Images)
A due giorni dall’andata dei playoff di Conference contro il Polissya, Stefano Pioli ha dieci titolari certi e un solo dubbio da sciogliere: partire con il tridente o inserire un centrocampista in più, come Ndour. Una scelta che va oltre l’aspetto tecnico e diventa un segnale di filosofia di gioco. Un'indicazione per la direzione tattica che il tecnico vuole dare alla Fiorentina in questa stagione.
Il tridente affascina e rappresenta l’idea di calcio che Pioli ha cercato di cucire addosso ai viola fin dal ritiro: Gudmundsson alle spalle di Dzeko e Kean per garantire più soluzioni offensive e qualità. L’allenatore lo ha provato in tutte le amichevoli estive, con risultati discreti ma ancora da perfezionare, com’è normale in fase di costruzione. Tre punte in campo, però, comportano anche dei rischi. Meno equilibrio a centrocampo e la possibilità di una squadra spaccata in due. Un aspetto emerso soprattutto nelle gare contro avversari rapidi, come la rappresentativa giapponese.
Nelle ultime sedute, Pioli ha testato anche il 3-5-2 o il 3-5-1-1. Soluzioni che danno più filtro in mezzo pur senza rinunciare a Dzeko, considerato imprescindibile nelle partite che contano. Intanto, la Fiorentina ha ufficializzato la lista UEFA dei 28 giocatori convocabili per il doppio confronto: tra i big presenti ci sono Beltrán, De Gea, Gosens, Gudmundsson, Kean e Dzeko, mentre la lista B comprende diversi giovani del vivaio come Comuzzo, Fortini e Braschi. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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