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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 22: Head coach Paolo Vanoli manager of ACF Fiorentina and Moise Kean of ACF Fiorentina during the Serie A match between ACF Fiorentina and Juventus FC at Artemio Franchi on November 22, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina conquista un punto che pesa più della semplice classifica, mostrando segnali incoraggianti di carattere, determinazione e capacità di reagire alle difficoltà. Pur con tutte le cautele del caso, la squadra sembra aver intrapreso un percorso di ricostruzione che prosegue quanto visto già contro il Genoa. L’impronta di Vanoli comincia a intravedersi, con una squadra più consapevole e mentalmente presente.
Le scelte iniziali del nuovo allenatore sorprendono ancora: fuori Gudmundsson, dentro Kean e Piccoli per sfruttare centimetri e attaccare i punti deboli della Juventus, mentre Fagioli viene riproposto nel ruolo di regista. La partita parte in un clima teso, segnato da cori discriminatori verso Vlahovic e da un rigore prima concesso e poi annullato dal VAR. Tra una traversa di Kean e un gol sbagliato da Vlahovic, la prima frazione si chiude con il vantaggio bianconero grazie alla zampata di Kostic.
Nella ripresa la Fiorentina risponde con orgoglio immediato: Mandragora firma un gran gol da lontano e Kean sfiora il sorpasso, a testimonianza di una squadra più coraggiosa e aggressiva. Vanoli conferma la sua impronta di gioco anche attraverso cambi audaci, spingendo i suoi a non arretrare mentalmente. La reazione viola, vivace e determinata, mostra la volontà di liberarsi delle paure e ritrovare una certa spavalderia, elementi essenziali per completare la rinascita della squadra. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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