Per Stefano Pioli e la sua Fiorentina, il prossimo ciclo di partite rappresenta il primo vero “gran premio della montagna” della stagione. Dopo un avvio deludente, con appena tre punti raccolti in sei giornate, la squadra è chiamata a una decisa reazione per risalire la classifica. Il tecnico, grande appassionato di ciclismo, sa bene che per uscire dalle retrovie servirà alzarsi sui pedali e cambiare ritmo: migliorare il gioco, ritrovare fiducia e invertire una tendenza negativa che ha alimentato pressioni e malumori.

Corriere Fiorentino
CorFio sulla panchina di Pioli: “Con questo scenario, futuro sempre più incerto”
Il calendario, però, non concede tregua. Si parte con due trasferte a San Siro intervallate dal viaggio a Vienna per la Conference League, prima del ritorno al Franchi contro l’ex Vincenzo Italiano e il suo Bologna. Sfide impegnative, che rappresentano una salita dura ma inevitabile: o la Fiorentina aumenta i giri del motore, oppure rischia di ritrovarsi, alla prossima sosta di novembre, ancora invischiata in una classifica complicata. Intanto Pioli spera di recuperare Kean, pedina fondamentale, almeno per il doppio impegno con Milan e Rapid Vienna, dove i viola cercheranno di cancellare il ricordo del playoff europeo di due anni fa.
Dopo la Conference, il tour de force proseguirà con il Bologna e il primo turno infrasettimanale dell’anno, nuovamente a Milano, stavolta contro l’Inter. Un test di maturità per valutare i progressi tecnici e mentali della squadra. Solo allora, nel finale di ciclo, arriveranno partite più “in discesa” — Lecce al Franchi, Genoa a Marassi e Mainz in Germania — che dovranno servire per consolidare quanto costruito. Per Pioli e i suoi uomini è il momento di rilanciare le ambizioni e dimostrare che la stagione può ancora prendere la giusta direzione.
Il Corriere Fiorentino conclude la sua analisi con questo passaggio: "Perché al netto di una fiducia che la società ha pienamente ribadito al tecnico, se i viola non dovessero migliorare l’attuale quart’ultimo posto in classifica alla prossima sosta, inevitabilmente, il futuro di Pioli sulla panchina della Fiorentina rischia di farsi sempre più incerto".
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