La Fiorentina ha affrontato l’ultimo giorno di mercato con una rosa quasi definita ma ancora in fermento. L’unico vero innesto è stato Tariq Lamptey,esterno ghanese naturalizzato inglese, arrivato dal Brighton per 6 milioni di euro e atteso a completare il reparto sulle fasce. L’ingaggio sarà di 1,2 milioni per quattro anni. Parallelamente, la società ha valutato possibili cessioni per liberare spazio a centrocampo e magari tentare l’assalto a Dani Ceballos. L’ultimo nome dell’estate viola è infatti quello del centrocampista del Real Madrid destinato a salutare le Merengues e incuriosito dall’eventualità di venire a giocare nel campionato italiano. Si proverà a cedere Richardson, mai utilizzato da Pioli.

Corriere Fiorentino
CorFio rivela: “Ceballos incuriosito dalla Serie A. La Fiorentina ci vuole provare”
Sul fronte delle uscite, Richardson resta il nome principale: mai impiegato da Pioli, è rimasto sul mercato con interessamenti sporadici dall’estero, ma ancora senza una soluzione concreta. In difesa, invece, la dirigenza ha scelto di confermare tutti, inclusi Comuzzo e Kospo, con il giovane difensore destinato alla Primavera e l’ipotesi Lindelof sfumata dopo il passaggio all’Aston Villa. Comuzzo è stato al centro di voci importanti, con valutazioni intorno ai 35 milioni, ma dopo il rifiuto all’offerta araba dell’Al Hilal non sono arrivati rilanci, e la sua permanenza a Firenze è sembrata la soluzione più logica per tutte le parti.
In attacco, il nodo principale riguardava Beltran: in assenza di offerte concrete, l’argentino appare destinato a restare come sesta scelta dietro Kean, Dzeko, Piccoli, Gudmundsson e Fazzini. La cessione che si è sbloccata è invece quella di Ikoné: il Paris FC, fresco di promozione in Ligue 1, ha rilanciato l’interesse già mostrato lo scorso inverno e ha convinto la Fiorentina con un’offerta da 3 milioni più una percentuale sulla futura rivendita. Una mossa che libera spazio nel reparto avanzato e chiude il cerchio di un mercato estivo fatto di equilibri sottili tra entrate mirate e uscite necessarie. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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