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TURIN, ITALY - OCTOBER 01: Fabio Paratici during the UEFA Champions League group D match between Juventus and Bayer Leverkusen at Allianz Stadium on October 01, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)
Servirà ancora qualche giorno, ma l’accordo tra Fabio Paratici e la Fiorentina è ormai definito nella sostanza. Le parti si sono dette sì e restano solo da sistemare alcuni dettagli, a partire dalla risoluzione del contratto che lega l’ex dirigente della Juventus al Tottenham. Non è una questione immediata, ma nulla che sembri poter mettere in discussione l’esito finale: Paratici ha accettato la sfida viola e, secondo alcune indiscrezioni, era già in Italia nel weekend che ha coinciso con la prima vittoria stagionale della Fiorentina, quasi a segnare simbolicamente l’inizio della sua era. Addirittura, c'è chi dice che sia già a Firenze.
L’intesa prevede un accordo lungo e importante, circa quattro anni e mezzo, che affida a Paratici il controllo dell’area tecnica e probabilmente anche un ruolo più ampio nella riorganizzazione del club. La proposta di tornare in Italia e di rilanciarsi lo ha convinto fin da subito, soprattutto quando gli è stato prospettato un progetto strutturale nuovo e ambizioso. Il suo compito sarà doppio e complesso: provare a salvare una stagione compromessa e, allo stesso tempo, gettare le basi per un nuovo ciclo fondato su logiche più chiare e sostenibili rispetto al passato.
L’operazione porta soprattutto la firma di Roberto Goretti, promotore di un piano triennale che punta a costruire una struttura solida affidandosi a professionisti di alto livello. Goretti e Paratici, che si conoscono e si stimano da tempo, lavoreranno insieme: il primo con funzioni più operative, il secondo con una visione gestionale a 360 gradi. Le priorità sono chiare già da gennaio: sfoltire la rosa, inserire 4-5 nuovi elementi e far quadrare i conti, perché gli investimenti dipenderanno esclusivamente dalle cessioni. Il passato di Paratici, tra successi, intuizioni e polemiche culminate nella squalifica, pesa ma non cancella l’esperienza accumulata. Sul futuro di Vanoli, infine, l’intenzione è andare avanti, anche se nel calcio saranno come sempre i risultati a decidere. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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