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Corriere Fiorentino

CorFio: “Non c’è salvezza senza difesa”. Fiorentina, così non va

Redazione VN
Il Corriere Fiorentino sulla difesa della Fiorentina

La Fiorentina di Vanoli sta scoprendo, a proprie spese, una delle leggi più antiche del calcio: non c’è salvezza senza una difesa solida. La partita del Ferraris ha messo ancora una volta in luce i limiti strutturali del reparto arretrato, sia a livello di squadra che di singoli. I numeri raccontano un quadro preoccupante: 18 gol subiti in 11 partite, una media di 1,63 a incontro, che proiettata sull’intera stagione porterebbe a 62 reti incassate. Dati che collocano i viola tra le peggiori difese del campionato e che, storicamente, non lasciano grandi speranze: nelle ultime tredici stagioni di Serie A, solo una squadra con la peggior difesa è riuscita a salvarsi. (I NUMERI)

Anche l’analisi più dettagliata conferma la fragilità del sistema difensivo. La Fiorentina subisce troppo su palla inattiva: quattro gol su punizione o punizione laterale e due da corner, per un totale del 33% delle reti incassate. Aggiungendo i rigori concessi, la percentuale sale addirittura al 50%. I viola soffrono inoltre nei momenti chiave delle partite: sette reti subite nei primi trenta minuti e otto negli ultimi, a testimonianza di un approccio fragile e di una tenuta mentale insufficiente. Gli errori individuali pesano: Mandragora distratto sul gol di Ostigard, Ranieri protagonista del fallo di mano che causa il rigore, e De Gea, capace di parate decisive ma anche di incertezze costose, come nel 2-2 di Colombo.

Il Genoa ha potuto attaccare con libertà inusuale, registrando 83 passaggi nella trequarti viola e ben 10 tiri totali, 9 dei quali dentro l’area — un dato opposto rispetto alle medie abituali dei rossoblù. La Fiorentina concede troppo: il 36% dei tiri subiti finisce nello specchio, e la distanza media di conclusione degli avversari è di appena 15 metri. A ciò si aggiunge un’ulteriore criticità: la gestione del vantaggio. Con la gara di Genova salgono a 13 i punti persi da situazione favorevole, una cifra che fotografa perfettamente la montagna che Vanoli dovrà scalare per costruire una squadra non solo più solida, ma anche capace di difendere ciò che conquista. Lo scrive il Corriere Fiorentino.