- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
GERMOGLI PH: 14 DICEMBRE 2025 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS HELLAS VERONA NELLA FOTO SCONFITTA FIORENTINA DELUSIONE
La sconfitta contro il Verona somiglia a una sentenza definitiva, anche se il calendario dice che è ancora dicembre. La Fiorentina appare una squadra svuotata, rassegnata, respinta da uno stadio intero ormai stanco di assistere a uno spettacolo sempre più deprimente. Con Vanoli, anziché arrivare una scossa dopo Pioli, la situazione è ulteriormente peggiorata. Il club ha deciso per il ritiro a tempo indeterminato, ma la sensazione diffusa è che rialzarsi sarà difficilissimo, perché manca prima di tutto un’identità.
Nonostante ciò, l’allenatore ha scelto di andare avanti senza stravolgimenti, riproponendo il 3-5-2 e limitandosi a una sola novità di formazione. L’approccio iniziale non è stato disastroso: la Fiorentina ha provato a prendere in mano la partita e la traversa colpita dal Verona poteva persino sembrare un segnale favorevole. Ma al di là di due occasioni per Kean, i viola sono rapidamente tornati quelli di sempre: lenti, prevedibili e fragilissimi, soprattutto in difesa, dove ogni pallone in area si trasforma in un pericolo.
L’infortunio di Giovane avrebbe potuto offrire un’ulteriore occasione per cambiare l’inerzia del match, ma l’ingresso di Orban ha invece certificato l’impotenza viola. Bastano pochi passaggi verticali per mandare in crisi una squadra immobile, con un De Gea smarrito che diventa il simbolo del momento. I cambi di Vanoli arrivano tardi e non incidono, il gol nasce solo per caso, su un rimpallo. Poi il Verona colpisce ancora, quasi senza sforzo, e il 2-1 finale assume il peso di una parola che nessuno vorrebbe pronunciare, ma che ora sembra inevitabile: fine. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA