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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 2: Roberto Piccoli of ACF Fiorentina reacts during the UEFA Conference League 2025/26 League Phase MD1 match between ACF Fiorentina and SK Sigma Olomouc at Stadio Artemio Franchi on October 2, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina e i suoi tifosi si interrogano sul vero volto di Albert Gudmundsson: è il talento che aveva incantato tutti con il Genoa e che continua a brillare con la nazionale islandese, oppure il giocatore spento e impalpabile visto finora in maglia viola? Il contrasto è evidente: con l’Islanda Gud è decisivo, autore di gol, assist e giocate di qualità, mentre in Serie A fatica a incidere. L’ultima sua apparizione, nel match contro la Roma, si è chiusa con 45 minuti deludenti e una sostituzione all’intervallo, in netto contrasto con le prestazioni scintillanti offerte contro Ucraina e Francia, dove ha mostrato tutto il suo talento.
I numeri parlano chiaro: in campionato Gudmundsson ha collezionato appena 274 minuti senza segnare, con pochissimi palloni toccati negli ultimi 30 metri rispetto a quanto faceva al Genoa o con la sua nazionale. Il suo digiuno in Serie A dura addirittura dal 16 marzo, e solo in Conference League, contro il Polyssia, è riuscito a lasciare un segno. Nonostante ciò, Pioli continua a mostrargli fiducia e potrebbe confermarlo titolare contro il Milan, aspettandosi da lui una risposta forte, tanto in termini di prestazioni quanto di carattere.
Accanto a lui, in attacco, dovrebbe esserci Piccoli, chiamato a sostituire l’infortunato Kean. L’ex Cagliari ha finalmente trovato il primo gol in maglia viola e ha ottenuto la sua prima convocazione in Nazionale, dove ha vissuto un’esperienza simile a quella che lo attende ora in campionato: prendere il posto di Kean. Per il giovane attaccante si tratta di una prova importante, con l’obiettivo di non far rimpiangere il compagno più esperto e consolidare il proprio ruolo nella Fiorentina. Una missione non semplice, ma è proprio per queste sfide che la società ha deciso di puntare su di lui. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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