- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
PISA, ITALY - SEPTEMBER 28: Albert Gudmundsson of ACF Fiorentina in action during the Serie A match between Pisa SC and ACF Fiorentina at Arena Garibaldi on September 28, 2025 in Pisa, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
L’inizio di stagione della Fiorentina ha reso inevitabile il paragone con Beckett: si resta infatti “aspettando Gudmundsson”. L’islandese, arrivato nell’agosto 2024 dopo un’annata brillante al Genoa, non è ancora riuscito a offrire la sua versione migliore in maglia viola. Da quando è a Firenze ha saltato già 16 partite per infortuni e acciacchi, e ogni stop ha accresciuto l’attesa dei tifosi, convinti che dalle sue giocate potessero arrivare le soluzioni ai problemi offensivi della squadra. La sua storia recente è segnata più da speranze e rimpianti che da continuità sul campo.
I numeri parlano chiaro: con il Genoa Gudmundsson aveva registrato 14 gol e 4 assist in Serie A, mentre a Firenze si è fermato a 9 reti e 4 assist in 38 presenze complessive. Numeri comunque validi, ma lontani dall’impatto che i viola si aspettavano. Ancora più evidente è la flessione dell’ultimo periodo: in campionato non segna dal 16 marzo contro la Juventus, un digiuno che dura ormai da 650 minuti, con 10 presenze e appena 3 assist. Nel 2024-25, tra campionato e preliminari di Conference, l’islandese ha prodotto pochissimo: un solo assist, un tiro complessivo e nessuno nello specchio della porta.
Il contrasto tra passato e presente è netto: un anno fa Gudmundsson esordiva in viola con una doppietta alla Lazio che aprì una serie di 9 vittorie in 10 partite; oggi, invece, appare fuori posizione e poco incisivo. Contro il Pisa ha chiuso con zero conclusioni, appena tre tocchi in area avversaria e dodici palloni persi, agendo più arretrato rispetto al suo ruolo naturale. Nel frattempo, la Fiorentina segna col contagocce: solo tre reti nelle prime cinque giornate, un dato così basso che non si vedeva dal 2014-15. La squadra e i tifosi restano quindi in attesa che Gudmundsson torni decisivo: il suo risveglio non è più rinviabile. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA