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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 2: Luca Ranieri of ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and US Lecce at Artemio Franchi on November 2, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Di fronte a una Juventus in difficoltà ma pur sempre temibile e a una classifica che mette ansia, la Fiorentina di Vanoli ha bisogno soprattutto di spirito, realismo e carattere. Non contano solo uomini e schemi: servono energia, rabbia e la volontà di ripartire dalle basi, come la precisione nei passaggi, l’attenzione difensiva e la compattezza del gruppo. La Juve rappresenta l’incrocio più duro possibile, ma proprio per questo può trasformarsi in un’opportunità. Chi si sente da Champions League e non ha il coraggio di guardare in faccia la realtà, è pregato di accomodarsi in panchina.
L’analisi della sfida è complessa: entrambe le squadre hanno cambiato da poco allenatore e hanno utilizzato la sosta per lavorare su novità importanti. Spalletti sembra orientato, in prospettiva, verso una difesa a quattro, mentre Vanoli ha concentrato il lavoro soprattutto sulla tenuta fisica. Questa partita, attesa a Firenze come un evento rituale, è decisiva per entrambe: la Fiorentina deve uscire da una posizione scomoda, mentre la Juventus, ancora lontana dagli obiettivi minimi, non può permettersi passi falsi.
Spalletti, arrivato alla guida dei bianconeri con ambizioni scudetto, riconosce il valore di una Fiorentina che non rispecchia la propria classifica e sa che lo attende una città intera. La sua impronta si vede già, ad esempio nel ruolo di Koopmeiners trasformato in regista difensivo. Dall’altra parte, Vanoli affronta la sfida conoscendo le fragilità della squadra e il malessere di un ambiente deluso: dopo undici giornate senza la scintilla della svolta, Firenze attende con il fiato sospeso una reazione. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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