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CorFio: “Fiorentina-Italia, che paradosso. Che la Nazionale regali un po’ di sereno”
Il rapporto tra la Nazionale italiana, Firenze e la Fiorentina è da sempre complesso, quasi paradossale: la casa degli azzurri si trova a Coverciano, ma il legame tra la città e la Nazionale è stato spesso freddo. Eppure, in un momento di forte crisi per la squadra viola, è proprio l’Italia a offrire un piccolo spiraglio di serenità, regalando un motivo d’orgoglio al presidente Commisso, da sempre desideroso di vedere più giocatori della Fiorentina vestire la maglia azzurra.
Sono sei in totale — tre in Nazionale maggiore (Kean, Piccoli e Nicolussi Caviglia) e tre in Under 21 (Martinelli, Fortini e Ndour) — i convocati viola, nessun’altra squadra di Serie A ne fornisce così tanti. Nicolussi Caviglia, sorpreso e felice della chiamata, ha raccontato il suo entusiasmo, cercando di separare il momento positivo con l’Italia dalle difficoltà vissute in campionato: cita persino 2001: Odissea nello spazio per spiegare che, dopo le fasi difficili, si può sempre ripartire. Il regista, che si ispira a Cruijff e Pirlo, sottolinea l’importanza di curiosità e volontà per crescere.
Anche Piccoli, reduce dal suo primo gol in maglia viola in Conference League, guarda con fiducia al futuro: considera la convocazione in azzurro un passo nel suo percorso di maturazione e sogna di seguire le orme di Kean e del suo idolo Bobo Vieri. In questo intreccio tra viola e azzurro, la speranza di Pioli è che i suoi giocatori, ritrovando entusiasmo e autostima in Nazionale, possano riportare a Firenze quell’energia e quella leggerezza che la squadra ha finora smarrito. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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