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CorFio: “Dalle mani allo sguardo. Il linguaggio non verbale di Paolo Vanoli”
Paolo Vanoli pone al centro del suo progetto la forza del “noi” come unica via per tirare la Fiorentina fuori dalle difficoltà. Nella conferenza stampa che precede la sfida con la Juventus, il tecnico insiste sul valore dell’unità in un momento in cui la squadra deve uscire dalle “sabbie mobili” dell’ultimo posto. Le sue parole sono accompagnate da un linguaggio del corpo deciso, soprattutto quando difende Ranieri, ricordandone il percorso e il valore simbolico della fascia da capitano, che continuerà a sostenere senza esitazioni.
Il focus di Vanoli è completamente sul presente: chiede alla squadra impegno, ferocia e capacità di reagire ai momenti negativi, elemento sin qui mancato per continuità e mentalità. Il tecnico si prepara a un mini tour de force con Juventus, Aek Atene e Atalanta, ribadendo che solo l’applicazione collettiva nelle due fasi di gioco potrà invertire la rotta. La cornice del Franchi sarà quasi al completo, mentre sul piano tecnico arrivano buone notizie dal recupero di Kean, che il mister considera perfettamente integrabile con gli altri attaccanti.
Vanoli analizza anche la Juventus, sottolineando l’intelligenza di Spalletti nel non cambiare troppo all’inizio del suo nuovo ciclo, pur aspettandosi presto un ritorno al 4-3-3. I viola dovranno dunque essere bravi a leggere la partita e i momenti chiave, data anche la qualità bianconera nei duelli individuali. L’intero nuovo percorso della Fiorentina si fonda quindi sul “qui e ora”: un presente in cui il collettivo diventa l’unico motore possibile della rinascita. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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