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FLORENCE, ITALY - MARCH 30: Rocco Commisso president of ACF Fiorentina with major of Florence Sara Funaro during the Serie A match between Fiorentina and Atalanta at Stadio Artemio Franchi on March 30, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
La Fiorentina ha deciso di far sentire la propria voce con un dossier ufficiale indirizzato alla sindaca Funaro, esprimendo forte irritazione per i ritardi nei lavori del nuovo stadio Franchi. Il club è deluso dal fatto che la curva Fiesole non sarà pronta per l’agosto prossimo, mese del centenario, e chiede al Comune maggiore chiarezza e partecipazione nelle decisioni riguardanti la ristrutturazione. Il documento rappresenta un monito: la società pretende un cambio di passo nella gestione dei lavori e la definizione di un cronoprogramma preciso, per evitare ulteriori incertezze come quelle che hanno caratterizzato gli ultimi mesi.
Dopo la vittoria a Vienna, la dirigenza viola è rientrata al Viola Park con l’intenzione di affrontare di petto la questione. Il nuovo annuncio di ritardo ha aumentato i dubbi interni, soprattutto riguardo alla realizzabilità del completamento totale del Franchi entro il 2029. La preoccupazione principale riguarda la tempistica: se entro il 2027 saranno pronte solo la curva Fiesole e parte della Maratona, appare difficile credere che il resto delle opere, più consistenti e complesse, possa essere terminato in poco più di due anni.
Per questo motivo, la Fiorentina intende chiedere garanzie concrete, valutando l’inserimento di clausole di penali o rimborsi in caso di ulteriori ritardi nella seconda fase dei lavori. Nel dossier saranno incluse anche stime sui danni economici e sportivi che il club sta subendo a causa di uno stadio parzialmente inutilizzabile. Solo di fronte a impegni chiari e vincolanti da parte del Comune, la società sarà disposta a presentare una nuova proposta di collaborazione economica. In caso contrario, non è escluso che la Fiorentina scelga di tirarsi fuori dal progetto, aprendo così a un possibile strappo con Palazzo Vecchio. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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