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Il Corriere Fiorentino analizza con durezza la situazione in casa Fiorentina dopo il pareggio con il Bologna. La squadra di Pioli è penultima e la contestazione è totale:
Quando Dallinga ha messo in porta il pallone (poi nullo) dello 0-3 il Franchi è esploso. Bisogna ripartire da lì per capire quello che poteva essere e, anche se non è stato, rischia di ripresentarsi moltiplicato per dieci se la Fiorentina non darà subito risposte. La pazienza è finita e non può certo essere un pareggio ottenuto con la forza della disperazione e tanta fortuna a cambiare valutazioni. Quella offerta per circa 70’ infatti è stata l’ennesima prestazione insufficiente, con i viola in balìa dell’avversario e quasi completamente incapaci di creare il benché minimo pericolo. Una crisi vera, che vede tutti responsabili. La società è chiamata a rispondere per un mercato costato come mai prima con questa proprietà (92 milioni) ma che non sta dando praticamente niente. E poi la gestione del momento, con un presidente lontano per colpe non sue ma in silenzio da mesi, con un d.g. (per la prima volta domenica oggetto della contestazione) che non si fa mai sentire e un d.s. ormai scaricato dai tifosi. Venendo a campo e panchina invece, non si possono non notare alcune stonature tra le dichiarazioni del mister e quelle dei calciatori. Ultimo De Gea, che ha ammesso di aver temuto di perdere 0-6. Un (duro) contatto con la realtà, che parla di una Fiorentina in piena lotta per non retrocedere.
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