Le parole pronunciate da Stefano Pioli prima della gara con il Milan — «chi non gioca deve far di più» — si sono rivelate profetiche. Il massiccio turnover operato a Vienna contro il Rapid ha infatti portato risposte concrete da parte di chi finora aveva avuto meno spazio. La prestazione collettiva è stata convincente, segno che l’allenatore ha il pieno controllo del gruppo e sa motivare anche le seconde linee. Sette i cambi rispetto alla formazione di San Siro, ma la qualità del gioco non ne ha risentito, anzi: la Fiorentina ha mostrato equilibrio, intensità e spirito di squadra.

Corriere Fiorentino
CorFio avverte Ranieri e Dodò: “Viti e Fortini scalpitano. Pioli potrebbe cambiare”
Tra i protagonisti più brillanti spiccano Viti, Fortini e Ndour. Il difensore ex Empoli ha impressionato per sicurezza e lucidità sia in marcatura che nella costruzione dal basso, qualità particolarmente apprezzate da Pioli, che da sempre ama far partire l’azione dai piedi dei centrali. Nonostante la concorrenza del capitano, Viti potrebbe presto insidiare le gerarchie se continuerà su questa strada. Fortini, invece, ha confermato il suo momento positivo dopo la buona prova col Como, fornendo anche l’assist per il gol di Džeko. La sua duttilità sulle fasce lo rende una valida alternativa sia a sinistra, dove Parisi continua a faticare, sia a destra, dove Dodò non sta convincendo pienamente.
Infine Ndour, che ha siglato il suo secondo gol consecutivo in Conference League, tornando protagonista dopo un periodo di marginalità. L’ex talento dell’Under 21 italiana sembra aver ritrovato fiducia e condizione, approfittando del calo di Mandragora per rilanciarsi nelle rotazioni del centrocampo. Tutti segnali che testimoniano la forza del gruppo e la capacità di Pioli di mantenere alta la competitività interna, elemento chiave per il prosieguo della stagione viola. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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