VIOLA NEWS news viola stampa Rep: “Goretti sponsorizza Vanoli, ma decide Paratici. Due nomi sullo sfondo”

news viola

Rep: “Goretti sponsorizza Vanoli, ma decide Paratici. Due nomi sullo sfondo”

Redazione VN
"Fiorentina da rifare, tutto nelle mani di Paratici": l'articolo pubblicato da la Repubblica sul momento e sul futuro della Fiorentina

Il conto alla rovescia è iniziato. Lunedì 5 gennaio Fabio Paratici sarà a Firenze per il primo giorno da nuovo responsabile dell’area tecnica della Fiorentina, una volta definiti gli ultimi passaggi per l’uscita dal Tottenham. Un arrivo atteso come una possibile svolta in una stagione drammatica, con i viola impantanati nelle zone basse e il rischio Serie B che aleggia proprio nell’anno del centenario.

Paratici troverà un ambiente tutt’altro che sereno. Più che il simbolo del giglio, a Firenze lo attende una rosa fragile e piena di problemi. Il primo riguarda la struttura societaria: Rocco Commisso è lontano dalla città da mesi per motivi di salute e, pur seguendo a distanza, manca una presenza quotidiana capace di incidere sul campo e nello spogliatoio. Il compito dell’ex dirigente di Juventus e Tottenham sarà innanzitutto ristabilire autorevolezza, portando una leadership calcistica riconosciuta, frutto di esperienza ad altissimo livello e non di promozioni interne che, finora, hanno generato sfiducia.

Resta aperta la questione allenatore. Vanoli è ancora in bilico: Goretti continua a sostenerlo, convinto che una profonda rivoluzione della squadra possa aiutarlo a incidere, ma Paratici valuterà senza pregiudizi. Un altro passo falso contro la Cremonese potrebbe portare a decisioni drastiche. Pioli resta sotto contratto, ma non è ben visto da parte dello spogliatoio; alternative come Thiago Motta o Sousa sono sul tavolo, mentre l’ipotesi Galloppa rimane solo una soluzione estrema.

Infine il mercato in entrata. Alcuni nomi - Coppola, Martel, Boga, Leite - sono già stati sondati, ma toccherà a Paratici dare il via libera. L’idea è quella di aprire con decisione ai mercati esteri, soprattutto alla Premier League, puntando su profili internazionali e motivati come Dragusin. Il tutto senza rigidi vincoli di bilancio e senza l’obbligo del saldo zero.