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Comuzzo è stato sincero: la fase difensiva viene fatta da tutta la squadra

Comuzzo difesa Fiorentina
Dopo l'inizio scricchiolante, Palladino ha trovato la giusta formula magica per far sì che la difesa della Fiorentina diventasse un muro
Redazione VN

La forza della Fiorentina - a giudicare dai numeri - sta (quasi) tutta in difesa. Certo, i gol di Kean sono fondamentali, come gli assist di Beltran e le giocate

(che arriveranno) di Gudmundsson. Ma a ben vedere i successi dei gigliati si basano su un reparto difensivo granitico. Come scrive La Nazione, dopo l’ultimo turno di campionato celebrato anche a livello nazionale per essere il meno battuto al pari di quelli di Napoli e Juventus. Solo 10 i gol subiti. Nei Top 5 campionati d’Europa alla compagnia si aggiunge solo il Bayern Monaco. Tutte le altre hanno fatto peggio. Un dato che riempie d’orgoglio Palladino. Merito anche di uno staff che lavora compatto. Un gruppo di match analyst di primissimo ordine, la collaborazione stretta con il vice Citterio e con Federico Peluso. La gestione dell’intervallo ha fatto fin qui la differenza. La Fiorentina ha subìto solo il gol di Pulisic nel secondo tempo. C’è di più, ed è un dato da raccontare a bassa voce perché anche la scaramanzia del mister va rispettata: dopo il 60’ nessuno è riuscito in campionato a far gol ai gigliati.


Tanti leader in squadra

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Parlare di singoli in questi casi è riduttivo. Però le prestazioni di alcuni sono sotto gli occhi di tutti. Comuzzo è stato sincero nel post Cagliari. Meriti condivisi, giustamente, con gli altri reparti. Se poi alle spalle hai uno come De Gea, allora forse il compito è un pizzico ancora più facile. Ma ‘Comuzzone’ (come lo chiama affettuosamente Palladino) è il simbolo di questa difesa. Cresciuto esponenzialmente in coppia con Ranieri. Si gasano e si esaltano dopo ogni chiusura. Dodo sta volando, Gosens è una certezza a livello fisico, tecnico e tattico. L’essersi sistemati a quattro ha portato benefici. L’aver cambiato l’idea iniziale ha mostrato intelligenza. Sono lontanissimi i giorni in cui Pongracic faticava a Parma, o i modesti magiari della Puskas Akademia banchettavano nelle praterie del Franchi. Il lavoro, la conoscenza, la voglia di migliorarsi e stare insieme hanno prodotto un cambio di rotta che ha portato la Fiorentina ad avere la migliore difesa del campionato.

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