Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

La Nazione

Palladino, un fratello maggiore per tutti. E quella chiacchierata con Gosens…

Palladino Gosens
Raffaele Palladino sta facendo fare un salto incredibile alla Fiorentina: la sua capacità di fare squadra è molto importante e lo si vede anche dal rapporto instaurato con i giocatori
Redazione VN

Per ritrovare una striscia simile di vittorie consecutive bisogna tornare alla squadra di capitan Chiappella. Di Sarti, Castelletti, Orzan, Gratton, Segato, Hamrin, Montuori e compagni. Mostri sacri della storia della Fiorentina, già consegnati alla leggenda ed entrati di diritto in una storia che profuma di mito. Basta questo per far venire i brividi, anche se solo il tempo dirà che posto avrà nel cuore dei tifosi la squadra di Raffaele Palladino. Che però, come scrive La Nazione, la strada giusta l’ha intrapresa davvero. E dirlo non era semplice dopo le prime quattro giornate di campionato. La partita del Franchi contro la Lazio (era il 22 settembre...) ha avuto l’effetto di stappare la stagione della Fiorentina. Brava, a cominciare dal suo allenatore, nel trovare equilibrio e distanze. Il pari senza reti con l’Empoli (squadra poi rivelatasi ostica anche in coppa) e via alla magica cavalcata che ha raggiunto quota otto, affiancando con devoto rispetto la squadra del 1959/’60, che concluse poi il campionato al secondo posto.

La svolta di Palladino

—  

Dal Milan al Cagliari, nello spazio di due mesi, dove la squadra non si è fatta mancare niente, compreso lo spavento nella sfida contro l’Inter per il malore occorso a Bove. Proprio uno di quelli che aveva trovato la giusta dimensione in campo e fuori. Non solo lui. Sono stati diversi gli elementi che dalle big non sono stati ritenuti più utili alla causa e che invece al Viola Park hanno trovato un fratello maggiore disposto a credere in loro. Un fratello che li ha presi per mano, coccolati, difesi e incoraggiati quando le cose non stavano andando per il verso giusto e lo scetticismo cronico di una città desiderosa di emergere aveva fatto storcere il naso. Da Kean a Cataldi. Da Adli allo stesso Bove. Per non parlare di Gosens. Il motore di questa Fiorentina sono loro. L’esperienza e il carisma del tedesco si percepiscono a occhio nudo in campo. Lo si è visto anche contro il Cagliari. Ripresa, momento di difficoltà. Si è avvicinato alla panchina per concordare il da farsi con Palladino. Di lì a poco due cambi. Difficile pensare che il tecnico non ascolti i suoi leader. O meglio. Difficile che non valuti i suggerimenti e poi li assecondi se li ritiene utili. Non è una questione di mancanza di personalità. Anzi. L’esatto contrario, perché prima di tutto viene il bene della squadra e di un gruppo solido che si prende per mano. Che sia questo il segreto? Diciamo non solo quello. Si passa anche attraverso vittorie sporche che alla fine fanno la differenza, ma che non nascono per caso o fortuna, ma propiziate, come si diceva prima, dalle virtù del gruppo. Ora un calendario appetitoso, anche se prima c’è da archiviare la parentesi europea e - possibilmente - rimandarla fino a marzo. In campionato ecco nell’ordine Bologna, Udinese, Juventus e Napoli. Tre scontri diretti che diranno tanto (anche se non tutto). E come ha ribadito lo stesso Palladino, al termine del girone d’andata sarà posizionata l’asticella delle ambizioni.

Palladino
tutte le notizie di