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PARMA, ITALY - DECEMBER 27: Players of ACF Fiorentina shows their dejection during the Serie A match between Parma Calcio 1913 and ACF Fiorentina at Stadio Ennio Tardini on December 27, 2025 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Giuseppe Calabrese, sulle pagine de La Repubblica, dopo l'ennesima sconfitta condita da una brutta prestazione ha criticato in particolar modo i giocatori viola che, secondo lui, sono gli artefici principali di questa crisi senza precedenti.
Amareggiati e delusi per un calcio triste e noioso. Arrabbiati per l'apatia con cui i giocatori stanno trascinando in B la Fiorentina. Diciamolo, a questo punto ci vorrebbe un miracolo, e tutti sperano che l'arrivo di Paratici e il mercato di gennaio possano in qualche modo cambiare il destino della Fiorentina. Perché una cosa è certa, a questo gruppo non importa niente della classifica e di quello che sta succedendo, perché altrimenti i giocatori andrebbero in campo con un altro spirito, un'altra voglia, un atteggiamento diverso. Invece ci obbligano ad assistere a uno spettacolo indecoroso e sperare in soluzioni effimere, come la vittoria contro l'Udinese. I cori dei tifosi a fine partita sono lo sfogo di una città delusa. E tutti quegli errori in campo, alcuni veramente incomprensibili, la fotografia di un gruppo che non c'è più con la testa e inconsciamente (o forse no) ha già mollato. In questo delirio il silenzio più assordante è quello di Rocco
Commisso. Non sta bene, e ci dispiace, ma la sua società è allo sbando e il presidente dovrebbe farsi sentire. Invece intorno alla Fiorentina non c'è niente. Una squadra allo sbando con un allenatore poco esperto, un gruppo di giocatori che si sono ammutinati e una società vittima dei suoi limiti. E fra pochi giorni si entra nell'anno del centenario. Già, proprio un bel modo di festeggiare cento anni di storia.
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