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Ballardini al Franchi. Stamattina a Gazzetta: “Aspetto una chiamata in A”

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Ballardini: "Essere traghettatore? Mi piace". Presenza al Franchi e suggestioni: la Fiorentina può diventare la sua prossima squadra da salvare?
Redazione VN

Davide Ballardini è tornato a parlare. L’allenatore, oggi fermo, era presente al Franchi per assistere alla partita della Fiorentina, proprio mentre la panchina di Paolo Vanoli è sempre più in bilico. Un dettaglio che alimenta suggestioni, anche alla luce delle parole rilasciate questa mattina a La Gazzetta dello Sport:

«Io traghettatore? Mi ha sempre affascinato l’idea di sovvertire i pronostici e smentire chi dava le mie squadre per spacciate. Avrei solo voluto un po’ di fiducia a risultato ottenuto». E sulla sensazione di essere sottovalutato è diretto: «Nel calcio c’è tanta disinformazione. È un mondo finto, pieno di ipocrisia. Ogni volta che mi hanno mandato via poi hanno faticato a salvarsi. I fatti parlano».

A chi lo accusa di essere un tecnico difensivista, Ballardini risponde con pragmatismo: «Se prendo una squadra in corsa che deve salvarsi, non posso giocare con quattro attaccanti. Ma quando il contesto lo permetteva, le mie squadre hanno sempre segnato. Borriello, Piatek, Destro, Palacio hanno fatto gol con me».

Oggi Ballardini studia, viaggia e aspetta: «Chiamate ne sono arrivate, anche dall’estero, ma nessuna mi ha convinto. Mi sento un allenatore da Serie A e penso di meritarla». Sul calcio attuale distingue tra campo e contorno: «Il gioco mi piace, l’ambiente no. Qui oggi vali cento e domani zero. Tornerei in panchina per portare le mie idee».

Con Vanoli sotto esame e la Fiorentina in piena emergenza, la presenza di Ballardini al Franchi non passa inosservata. Per ora è solo un incrocio di tempi e parole, ma nel calcio, si sa, certe coincidenze possono pesare.