Assist e un’occasione sbagliata contro il Genoa, nel debutto da titolare con il Como. Ma Alvaro Morata non è tipo da lasciare le cose in sospeso e domani, contro la Fiorentina, proverà a ritrovare il gol in Serie A, a distanza di mesi dall’ultima volta: Milan-Cagliari, gennaio scorso.

La Gazzetta dello Sport
Assist e gol mancato: contro la Fiorentina è l’ora di Alvaro Morata?
Fabregas non si è sbilanciato sulla formazione (“deciderò all’ultimo, per mantenere la tensione”), ma la sensazione è che lo spagnolo partirà dall’inizio. E lo stesso tecnico ha confermato il percorso di crescita dell’ex Atlético: “È un giocatore di grande livello che ha fatto uno sforzo importante per venire qui. Contro il Genoa ha fatto ciò che cercavamo, deve solo crescere fisicamente e assimilare le nostre idee. Ma farà bene”.
L’intesa con Fabregas, ex compagno ai tempi di Chelsea e Nazionale, è uno dei motivi che hanno convinto Morata a sposare il progetto biancoblù. “Ho lavorato con tecnici tra i migliori al mondo: Simeone mi ha dato motivazione, Conte mi ha insegnato la tattica. Sono felice anche perché il nostro allenatore qui ha collaborato con i più grandi”, ha spiegato ai canali ufficiali del club.
Ma non è solo il calcio a spiegare la scelta di Como. La vita sul lago ha avuto un peso enorme, così come per altri compagni, da Sergi Roberto a Nico Paz. “La mia giornata perfetta? Con mia moglie, i miei figli e gli amici in barca, tra panorama e tranquillità. È un posto unico, mi sento a casa”.
E nel gioco delle ipotetiche cene dei sogni, Morata sorprende: “Vorrei avere con me i miei genitori, perché la scorsa stagione è stata dura e mi sono stati vicini sempre. Poi Carlos Alcaraz, un amico con cui giocare a golf, e dal passato… Maradona. Vederlo sul lago, con un espresso e un sigaro, sarebbe incredibile”. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
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