Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

news viola

Saponara ammette: “Trofeo? Ora ci pensiamo. Su Jovic e Cabral…”

Saponara ammette: “Trofeo? Ora ci pensiamo. Su Jovic e Cabral…” - immagine 1
Saponara su alcuni compagni di squadra

Redazione VN

Riccardo Saponara ha proseguito la sua intervista al Pentasport di Radio Bruno trattando moltissimi temi interessanti. Di seguito le sue parole:

Ruolo?

—  

"Ho iniziato a far l'esterno a Lecce con Liverani, lui mi spostò a sinistra senza chiedermi grandi cose, è mi è venuto naturale. Si trovano spazi diversi rispetto al centro del campo. Non ho le caratteristiche dell'esterno puro, ma credo di aver sviluppato una capacità che può essere funzionale al gioco di squadra, e lo faccio con piacere. Mi sono anche riciclato, il ruolo del trequartista è delicato".

Trofeo?

—  

Non ci pensavo. Con la consapevolezza che abbiamo guadagnato ora ci pensiamo. Sarebbe un sogno, e sappiamo di potercela giocare sia in Europa che in Coppa Italia. Crederci è giusto.

Lech Poznan?

—  

"Ogni squadra ora è di alto livello, o non sarebbe a questo punto. La gara sarà durissima, anche se non li conosciamo benissimo".

Gol belli o gol brutti?

—  

"Quelli belli valgono un po' di più. E i miei in carriera sono di più di quelli brutti. Però sono importanti anche gli altri. Ma dopo un gol bello godo molto di più".

Periodo difficile?

—  

"Il Presidente è stato sempre encomiabile, si è sempre schierato dalla nostra parte. Abbiamo sempre accettato fischi e critiche, anche se con rammarico. Ritrovarci da capo ci ha fatto molto male. Ma ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo continuato a credere in noi, ritrovando certezze".

Astori?

—  

"Non so se sono arrivato a ciò che era Davide, un punto di riferimento per tutti noi. Ho un carattere introverso e tendo a centrarmi meno nelle situazioni, magari preferisco incidere più nell'ombra. Ma io punto al suo esempio, una figura di quel tipo ti dà tanto e cerco di essere un consigliere, un amico e per i compagni".

Sottil?

—  

"Con lui ci siamo ritrovati in camera insieme e ho cercato di aiutarlo di più. Lo vedo molto cresciuto, lo lascio più perdere. Magari chi arriva da campionati diversi e hanno bisogno di ambientamento, e cerco di abbattere la barriera culturale. Siamo tanti italiani quest'anno, e ho cercato di aiutare gli stranieri".

Cabral e Jovic?

—  

"Il serbo ha indiscusse qualità, ha trovato qualche intoppo anche fisico. Ma è uno dei più forti e tecnici con cui ho giocato, e le sue doti si sono viste. Cabral invece ha tanto da mostrare e deve convincersi dei suoi mezzi. Abbiamo visto gol suoi che non sono normali. Deve trovare la giusta convinzione, ma ora sta crescendo. E abbiamo un giocatore molto diverso".

Top della mia carriera?

—  

"Questa maturità avrei voluto avercela 3-4-5-10 anni fa. So chi sono e che giocatore sono. Sia dall'inizio, sia entrando che non giocando. Mi godo appieno la mia maturità".

Firenze casa?

—  

"Sì. Sono legatissimo alla città, e spero di continuare qui, ne parleremo a fine campionato, c'è tempo e non mi crea alcun pensiero. Sono solo felice di aver questa meglio. Penso che per come sono fatto mi toglierebbe qualcosa pensare sempre al contratto. Devo star concentrato sul mio dovere, e rischierei di complicarmi la vita".

Partita che vorrei giocare?

—  

"Mi dice sempre il magazziniere sempre che segnerò il gol vittoria in Conference, ma mi è scattato questo pensiero, e abbiamo un'esultanza in sospeso col magazziniere, quel gol mi piacerebbe segnarlo".

Nazionale?

—  

"Non l'ho mai vestita, e il pensiero non ce l'ho neanche più. Mi concentro solo sulla Fiorentina, mi auguro che per i ragazzi in rampa di lancio possa esserci l'occasione".

Italiano?

—  

"Mi dice di giocare semplice, ma sono cose istintive che mi vengono naturali. A volte becco il cazziatone, a volte le giocate mi vengono e vado a rinfacciarglielo (ride, ndr). Lui con me è esigente, vuole che parta forte da subito, a volte ci sono rimasto male per alcuni rimbrotti nell'intervallo. ma so quanta stima ha di me e lo prendo solo come uno stimolo".

Post carriera?

—  

"Voglio restare nel calcio, anche se non so bene dove. Ho rapporti umani importanti con tante persone, ma al mio possibile ruolo non ci ho pensato".

Inter?

—  

"Ha potenziale enorme magari non espresso del tutto. È un gigante che dorme. San Siro potrebbe diventare una bolgia. Dovremo cercare di tenere il possesso anche in casa loro".

Fioretto in caso di trofeo?

—  

"No, mi fermo all'esultanza".

Saponara ammette: “Trofeo? Ora ci pensiamo. Su Jovic e Cabral…”- immagine 2
tutte le notizie di