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Tarozzi: “Ho una vocazione per il ruolo di vice. Nicolussi parte da buone basi”

Tarozzi e Pioli
Le parole del vice allenatore della Fiorentina su questo inizio di stagione
Redazione VN

Andrea Tarozzi, vice allenatore di Stefano Pioli, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno. Queste sono le sue parole:

Sulla sosta

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"Questa sosta è importante e ne avevamo bisogno. Siamo partiti con 4 trasferte e non è semplice. Abbiamo 8 nazionali fuori e siamo un po' a regime ridotto. Ma per rifiatare e curare qualche dettaglio ci serviva. Da noi la sosta è stata accolta positivamente. Abbiamo un periodo impegnativo alla ripresa ma c'è poco da fare: quando vuoi giocare a certi livelli devi stare al ritmo cercando di essere pronto. I nazionali? Per loro è una cosa bella, perché le squadre importanti hanno i giocatori che fanno in nazionale. Siamo in 16 e il numero ci permette di fare allenamenti adeguati. Il mister vuole che negli allenamenti venga curato ogni minimo dettaglio".

Nicolussi Caviglia

"La sua conferenza è stata davvero bella e gliel'ho detto. Lo abbiamo visto ancora poco, ma le basi sono buone. Parliamo di un ragazzo intelligente e ci siamo sfiorati a Parma quando ero con D'Aversa anche se lui era infortunato e quindi non l'ho praticamente mai allenato. Ma si inserirà bene, ho visto che mentalità e carattere ha. Centrocampo? Lì e in attacco possiamo sbizzarrirci, giocare a due, tre... La linea guida sono i difensori e gli esterni, sul resto ci sono tantissime possibilità di scelta. Cagliari? Siamo arrabbiati tutti. E questo è un bene. Il dettaglio ci è andato contro, abbiamo fatto un errore e abbiamo preso gol. Lì sta la differenza fra un avvio strepitoso ed uno buono. Calendario tosto? Quando vuoi alzare il livello devi giocare più partite impegnative. Vogliamo andare su e le gare impegnative ci faranno capire a che livello siamo".

Su Firenze

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"Firenze è la mia seconda casa. Il Viola Park? L'avevo visto venendo a seguire delle partite della Primavera. Ora siamo in un paradiso terrestre rispetto a prima. Firenze è sempre una piazza molto calda, che trasmette in ogni momento tanto affetto. I fiorentini mi hanno sempre accolto bene. Sono riuscito anche a trovare la stessa casa di quando giocavo alla Fiorentina. Quando sono entrato mi sono emozionato".

Sul suo unico gol in viola

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"Mi ricordo bene il gol segnato al Franchi. Trapattoni in panchina, siccome avevo già avuto tre occasioni in quella partita, disse all'allora vice allenatore che arrivavo sempre lì e non segnavo mai. Poi, invece, nell'azione successiva sono riuscito a farlo. È stata un'emozione unica, anche Batistuta fu contento per me".

Sul ruolo di secondo allenatore

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"Mi sento una vocazione per questo lavoro. Anche a Coverciano ho fatto la tesi sul secondo allenatore. Mi sento realizzato a fare il ruolo di vice, non vorrò mai fare il tecnico principale. Inizialmente avevo un doppio ruolo: mi proposero di fare il Team manager e ne fui molto felice, poi però gli chiesi anche di fare il secondo allenatore. Stefano me lo ricorda spesso".

Sulla difesa

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"Non abbiamo difensori di bassa qualità. Vanno allenati, come tutti. La costruzione dal basso è una cosa che ci piace. Comuzzo e Ranieri son giocatori che hanno un'altra attenzione rispetto agli altri giocatori. Pioli è uno che parla tantissimo con i ragazzi e lo fa bene. Quest'anno Luca si sta comportando da capitano vero e questo è merito di Stefano".

Sul gioco

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"La Fiorentina quest'anno ha cambiato veramente tanto. Hanno tutti bisogno di tempo per trovarsi alla perfezione, da due attaccanti fino ai trequartisti. I dettagli sono ore e giorni di allenamento. L'idea di gioco del mister è molto chiara, e già iniziamo a vederla, ma con il tempo sarà molto più fluida.".