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FLORENCE, ITALY - DECEMBER 15: Giuseppe Rossi of ACF Fiorentina celebrates after scoring a goal during the Serie A match between ACF Fiorentina and Bologna FC at Stadio Artemio Franchi on December 15, 2013 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Oggi è il giorno di Pepito Rossi. l'ex attaccante viola ha raccontato il suo rapporto con Firenze, in un'intervista al "Pentasport" di Radio Bruno:
Fiorentina-Juventus? "Nel percorso verso il Franchi quel 20 Ottobre ho capito quanto la partita fosse sentita. Quel giorno c'era un'atmosfera veramente bella. Ricordo che nel primo tempo, Neto fece diverse parate, ma non stava andando bene. Poi il primo gol ha cambiato tutto. Il secondo invece fu bello e fortunato, la palla si muoveva tanto, e Buffon forse non l'ha visto bene. Poi il terzo di Joaquin, ed il quarto, lì il delirio. Non avevo davvero la forza di esultare. Tutti i 20 ottobre ricevo migliaia di messaggi. In quel momento ero tra i primi, ero capocannoniere prima dell'infortunio. Eravamo secondi, la squadra andava e giocava, con un centrocampo strepitoso. Il Pek, Borja, Aquilani, Cuadrado, Joaquin, Savic, Gonzalo, che squadra".
Parma-Fiorentina? "Ricordo bene quel 2-0 co la maglia del Parma, feci tunnel a Pasqual, un mio amico, e poi segnai a Frey. Quella parte di stagione fu fondamentale per me, perché poi da lì passai al Villarreal. Ci rimasi male per il mondiale saltato. Feci il possibile per tornare nel finale di stagione. Feci 3 partite alla Fiorentina e 2 gol. Ero al 90%. Prandelli non l'ho ancora incontrato dopo quel giorno. Il 22 al Pepito Day? "Se è libero può venire al Franchi, perché no?".
Il 22 marzo? "Firenze per me è una seconda casa. Amo questa città, ho scelto per questo di fare la partita qui. Sono stato poco, ma quei 3 anni sono stati intensi, e tornerò per farla vedere alle mie figlie. Non vedo l'ora di tornare a Firenze, essere con i miei ex compagni, gli amici e tutti i tifosi viola. Ancora ho la tecnica, ma corro un po' meno. Il calcio per me è vita".
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