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Sulla squalifica
—Cosa chiedo al futuro? Tranquillità. Di tornare a divertirmi, ad amare il calcio giocato. Dopo quello che mi è successo mi sono allontanato un po’ dal calcio per non cominciare ad odiarlo, non riuscivo a guardare le partite perché mi faceva male. Ora che sono tornato ad allenarmi mi sembra di essere tornato bambino, ho quella voglia di esordire, è come aver ricominciato tutto da capo. Se mi sono sentito abbandonato? Sì, purtroppo in questo mondo è così quando sei al top ti chiamano tutti quando non servi più non ti cerca nessuno. Ho 36 anni conosco il calcio ormai, lavoro in silenzio senza aspettarmi niente da nessuno, credo molto in me e vado per la mia strada
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