Su Raffaele Palladino
—Palladino è bravo, altrimenti non arrivi a giocare a certi livello. Ma è passato da una realtà dove l'obbligo era la salvezza a una squadra con altre aspettative. Credo che la società abbia fatto una buonissima campagna di rafforzamento a gennaio, adesso sta a lui farla rendere. Ma aspettiamo la fine della stagione per dare giudizi.
La disposizione in campo
—Sono rimasto stupito che a Napoli abbia cambiato un centrale difensivo. Ma a quel punto cambia strategia andando a quattro con Beltran e Kean davanti. Non è l'assetto tattico che ti fa vincere, ma il vestito che cuci addosso ai giocatori. Quando dietro giochi con quattro sei apposto, a quel punto potenzi centrocampo o attacco.
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