Ciccio Graziani, ospite di A Pranzo con il Pentasport su Radio Bruno, analizza senza filtri il momento nerissimo della Fiorentina: «La Fiorentina è diventata un problema. Bisogna parlare di retrocessione. Io, qualunque cosa succeda, sarò sempre dalla parte dei viola. Ma sono preoccupato».

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Graziani: “Nessuno può togliermi la speranza. Squadra migliore dell’anno scorso”
L’ex bomber viola non vede segnali di svolta immediata: «Cambiando guida tecnica non ho visto risvegli. Però mancano ancora 24 partite: nessuno può vietarmi di pensare che da un momento all’altro la squadra possa sbloccarsi».
Graziani si concentra poi sui singoli: «Kean fa una fatica enorme, Ranieri anche, e De Gea pure. Ma sono gli stessi che l’anno scorso ci hanno portato al sesto posto. Ci dovrà essere un farmaco per rianimare questi ragazzi».
Il cuore del problema, secondo Graziani, è psicologico: «La paura esiste in tante forme. A volte ti sveglia, a volte ti paralizza. Quando vai in campo con la paura fai il minimo indispensabile, ed è proprio lì che rischi di sbagliare tutto».
L’ex attaccante sottolinea l’inspiegabile crollo del reparto arretrato: «La difesa è la stessa dell’anno scorso, quando era una colonna portante. Oggi è la peggiore del campionato. Lo sport racconta anche situazioni che non si spiegano. Continuo a ribadire che tecnicamente questa è una squadra che, per il livello degli innesti fatti, è tecnicamente migliore dell'anno precedente».
Secondo Graziani, servono equilibrio e lavoro: «Più pressione metti, più paura crei. La medicina può essere anche il solito assetto tattico: va rivitalizzata la personalità dei calciatori. Bisognerebbe stare giorno e notte al Viola Park a capire i perché. Quando le cose non vanno bene vi assicuro che non dormi la notte. I ragazzi stanno soffrendo. Professionalmente vi assicuro che nessuno sta pensando che tanto, qualsiasi cosa accada, alla fine della stagione se ne andrà via».
Infine un messaggio alla piazza: «Serve pazienza, anche dalla tifoseria. Prima o poi la squadra tornerà. Ma con il Verona e con queste squadre bisogna iniziare a fare punti, magari metterne un paio in fila. Dopo il ko col Sassuolo, un po’ di paura ce l’abbiamo tutti».
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