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Ferrara: “Pioli non è Klopp. Se Gud restasse un fantasma, lancerei Fazzini”

Redazione VN
Benedetto Ferrara sulla Fiorentina di adesso e del futuro

Ospite negli studi del Pentasport di Radio Bruno, Benedetto Ferrara ha offerto un’analisi lucida e cauta sul momento della Fiorentina, invitando a non trarre conclusioni affrettate dopo sole due giornate di campionato.

Non puoi valutare nessuna squadra alla seconda di campionato. L’Inter ha perso in casa con l’Udinese, il Milan con la Cremonese. È vero, si è visto poco gioco e il tridente ha tirato poco in porta, ma dare sentenze adesso è da masochisti. Bisogna aspettare per capire davvero i punti forti e deboli di questa squadra. Negli ultimi anni la Fiorentina ci ha illuso e lasciato lì, vicini alla gioia ma senza conquistarla”.

Ferrara ha poi parlato del ritorno di Pioli: “Il ritorno di Pioli è bello. Non è Klopp, ma ha vinto uno Scudetto e gli va riconosciuto. Ha una carica umana enorme e tre anni di percorso a Firenze: questo è già una garanzia. È chiaro che deve ancora trovare una quadra tattica, ma lo sta studiando con attenzione”.

Sul tema modulo e creatività, il giornalista ha le idee chiare: “Il nodo è nei giocatori di fantasia, Fagioli e Gudmundsson devono ancora accendersi. Gli esterni oggi sono fondamentali: Gosens è una certezza, Dodò ha grandi qualità anche se spesso criticato. Con questi giocatori capisco il ricorso alla difesa a tre, anche se io preferisco a quattro. Se Gudmundsson dovesse restare un fantasma per cinque partite, vedrei bene Fazzini. E non dimentichiamo Nicolussi Caviglia: vale più di quello che sembra, ha tecnica, calcia bene le punizioni e può coesistere con Fagioli”.

Infine, un passaggio sul mercato: “Non ci sono stati colpi da aeroporto, ma i ruoli sono stati coperti. Probabilmente Pioli chiedeva un centrocampista di personalità, ecco il tentativo per Ceballos. Io do un 6,5 al mercato: la proprietà ha investito, con giocatori come De Gea, Kean e Gosens non puoi permetterti un altro anno anonimo. Il centenario va vissuto ad alti livelli”.